Piedimonte Matese- “SOS” Agrario “Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese. I rappresentanti d’Istituto dell’Istituto Agrario , Vincenzo De Rosa e Francesco Marrazzo ed il rappresentante della Consulta, Giuseppe Diana, hanno scritto una lettera sia al presidente della regione Campania che a quello della provincia di Caserta,per ricordare la situazione in cui versa l’Istituto.Ecco il testo integrale:
“Siamo i neoeletti rappresentanti d’istituto dell’ITAS “Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese (CE) abbiamo deciso di scriverle questa lettera per ricordarle la triste situazione in cui si trova il nostro Istituto. Dal Gennaio 2014 non abbiamo più una sede; a seguito del sisma che ha colpito Piedimonte Matese il 29 Dicembre 2013, il nostro Istituto è stato dichiarato inagibile e noi alunni abbiamo perso il nostro riferimento. Come nella storia del popolo ebraico stiamo vivendo una specie di diaspora, sbattuti da un Istituto all’altro e senza prospettive di una soluzione a breve termine. In questi mesi, dall’inizio del nuovo anno scolastico siamo “alloggiati” presso l’ITC De Franchis la cui Dirigente Scolastica prof.ssa Isabella Balducci, ci ha gentilmente offerto un intero piano della sua scuola. Pur essendo trattati con grande gentilezza (e di questo ringraziamo tutto il personale e tutti gli alunni dell’ITC De Franchis), ci sentiamo comunque ospiti e sentiamo di aver perduto la nostra identità. L’Istituto Tecnico Agrario è una scuola molto particolare (questo penso lei lo sappia); noi saremo futuri periti agrari ed abbiamo bisogno di praticare il nostro sapere teorico in un’azienda. La nostra azienda, però, dista almeno un quarto d’ora a piedi dalla sede in cui siamo alloggiati ora e, quindi, la possibilità di frequentarla assiduamente è impossibile, soprattutto durante il periodo invernale. Ma i disagi a cui siamo sottoposti da ormai quasi un anno non finiscono qui: per effettuare l’ora di attività fisica dobbiamo uscire dall’Istituto De Franchis e raggiungere la sede dell’ITIS che è attigua ma che, comunque, ci costringe ad uscire all’aperto, sudati, con tutte le conseguenze del caso. Inoltre nel piano che ci ha concesso l’Istituto De Franchis mancano due aule, anche in questo caso ci era stato promesso un intervento imminente per la riparazione di un aula dove doveva essere eretto un tramezzo per ospitare appunto le due classi disagiate ancora poste presso l’ITIS. Il giorno 31 Ottobre 2014 abbiamo indetto la prima assemblea d’istituto dell’anno in corso e ci siamo confrontati su questo grave problema. A seguito di ciò abbiamo deciso di scriverle perche vogliamo un colloquio con le autorità competenti che ci diano risposte chiare, sicure e precise su quello che sarà il futuro della nostra scuola. Noi con questa lettera cerchiamo di difendere il nostro Istituto, i nostri diritti e di tutti i ragazzi che rappresentiamo compresi i ragazzi dell’Istituto De Franchis che necessitano dei loro laboratori che noi abbiamo “requisito” loro per la mancanza di una sede propria. In questo ultimo periodo emergono altri gravi problemi come quelle delle iscrizioni, per il nuovo anno di studio, che ormai sono alle porte, noi vorremo poter dare delle risposte chiare ai genitori degli alunni che probabilmente si iscriveranno nel nostro Istituto ma purtroppo non le abbiamo. Speriamo sinceramente che questa nostra lettera non cada nel vuoto in tal caso, però, se entro 15 giorni non avremmo avuta nessuna risposta inizieremo una serie di manifestazioni che rendano visibile anche a livello nazionale il disagio che stiamo subendo da quasi un anno”.