Emendamenti respinti con il voto contrario della maggioranza di Piedimonte Democratica e l’astensione di Progetto Civico. Sono stati quelli di Sinistra Matesina (Rifondazione e Sel) presentati sullo schema del bilancio previsionale in modo da modificare alcuni voci di spesa

secondo i criteri fissati nelle modifiche proposte che sono state illustrare da Ranieri Vitagliano che , come già anticipato su Facebook , a nome del gruppo ha lamentato il tempo breve a disposizione per lo studio approfondito delle tematiche inserire nella seduta consiliare svoltasi stamane. Esito che non è stato solo numerico con il mancato accoglimento ma scandito dopo le votazioni da un durissimo botta e risposta dallo steso Vitagliano ed il capogruppo Fabrizio Pepe. Il contenuto dei tre emendamenti, unitamente alle loro finalità, è stato illustrato da Vitagliano dopo una premessa iniziale in cui si è rammaricato della tempistica e delle circostanze in cui ha svolto l’attività di controllo ( ha citato ad esempio l’assenza,per ferie, del responsabile finanziario per avere chiarimenti sugli argomenti in consiglio spesso di carattere molto tecnico).

Vediamo gli emendamenti bocciati: con una prima proposta il gruppo, guidato da Ranieri Vitagliano, puntava a ridistribuire lo stanziamento destinato alle indennità istituzionali (già usate per finalità diverse) da 119.000 euro a circa 9.000 con la differenza (110.000) da utilizzare per altre voci in bilancio in specie per l’acquisto di beni di consumo per le scuole materne, (da 43.000 a 70.000) e i plessi delle scuole materne ed elementari(da 74.000 a 100.000). “Sinistra Matesina” voleva ,in sostanza, rendere più vincolante già in sede di bilancio la destinazione delle somme accantonate dalla giunta. Con un altro emendamento sempre dalle risorse-risparmi delle indennità sindacali e degli assessori si voleva consentire ed incoraggiare l’acquisto di biciclette per un misura di trasporto sostenibile e di rastrelliere (costo 2000 euro) mentre l’obiettivo della terza misura era quello di ridurre in maniera consistente la spesa stanziata dalla giunta per pagare il medico adibito ai controlli sanitari del comune(datore di lavoro) con una risparmio di 20.000 (da 35.000 a 15.000) da usare per altre finalità: informagiovani (da 5.000 a 8.000), contributi per lo sport( da zero a 7.0000) ed alle famiglie di Piedimonte Matese per le spese negli asili nido ( da nessuna somma in bilancio a 9.000 euro).

Limitare al massimo gli “interventi a pioggia che sembrano di assistenza” ha sintetizzato Tre e tre gli emendamenti sottoposti al vaglio dell’assemblea non sono stati accolti ed il rappresentante di Sinistra Matesina ha accusato di “arroganza” la maggioranza per il mancato riconoscimento del ruolo propositivo della minoranza citando altre circostanze come la mancata risposta ad alcune interrogazioni : “ l’immagine che date è quella di chi non vuole governare ma mantenere il potere” ha dichiarato dopo la fine delle votazioni.

”Sono esterrefatto- ha replicato Pepe. Siamo in democrazia ed il voto dei cittadini ha deciso il ruolo di maggioranza e di minoranza quando alcuni suggerimenti non sono corrispondenti ai nostri orientamenti, beh dobbiamo accettare lo spirito democratico” ha concluso Pepe che ha liquidato le proposte di SM come “cose estemporanee senza alcun valore di bilancio”.

In precedenza Vitagliano aveva espresso altre considerazioni in risposta alla relazione-fiume di Pisani :” criticate il governo lacrime e sangue come scrivono i giornali ma sono i vostri partiti che approvano quei tagli”. Inoltre ha chiesto una serie di chiarimenti sul regolamento IMU (“ lo abbiamo avuto quattro giorni fa”) in ordine alla possibilità di riduzioni per famiglie che stipulano il contratto di locazione oltre alla nascita di una commissione consultivo per il monitoraggio del gettito. “aspettiamo dati certi dal ministero specie sulla consistenza del gettito IMU” ha replicato l’assessore Pisani che ha criticato fortemente la natura” centralista” di questo tipo di imposta (“ altro che tassa comunale in realtà è del tutto regolata da norme statali ed i cittadini verseranno l’imposta dovuta allo stato che successivamente, in parte, la girerà ai comuni trattenendose una quota”.

 

Michele Martuscelli

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