AVERSA – Un anno e due mesi di imposizioni possono bastare. E’ questo il senso del documento presentato al sindaco Giuseppe Sagliocco dai consiglieri comunali di Noi Aversani Paolo Galluccio e Nico Nobis. I due da qualche tempo hanno assunto una posizione particolarmente critica nei confronti del primo cittadino, reo di aver tradito lo spirito che aveva portato alla fondazione di Noi Aversani e alla brillante affermazione elettorale della lista civica che è riuscita a strappare un ottimo 17% alle ultime tornate amministrativa.
Il documento di Galluccio e Nobis si inserisce in un contesto di grande fermento. I documenti contro Sagliocco, infatti, sono 4. Oltre a Noi Aversani a contestare il sindaco anche l’Udc e gli ex An. In totale il fronte di scontro con il primo cittadino potrebbe coinvolgere dieci consiglieri di maggioranza, i cui movimenti sono guardati con grande attenzione dal consigliere comunale del Partito Democratico Marco Villano. Villano che, in pratica, è rimasto solo a fare opposizione all’ex consigliere regionale e che potrebbe trovare validi compagni di strada all’interno di un centrodestra diviso e lacerato dagli atteggiamenti decisionisti del sindaco Sagliocco.
Ecco il documento di Galluccio e Nobis:
Preg.mo sig. Sindaco,
i sottoscritti consiglieri di NOI Aversani, rappresentano preliminarmente che la stesura di questo documento esprime il desiderio di partecipazione, di condivisione, e soprattutto di confronto costruttivo.
Un atto mediante il quale, i sottoscritti Consiglieri Comunali facenti parte anche dei soci fondatori del gruppo NOI AVERSANI, eletti al Suo fianco in maggioranza, contribuendo fortemente al raggiungimento della percentuale del 17,16% conseguito dal movimento, chiedono, anche e sopratutto alla luce dell’ampio mandato elettorale ricevuto dagli elettori, il ripristino di quei valori e principi che rappresentavano LO SLOGAN , tanto agognato, voluto, bramato e ambito da tutto il gruppo: PARTECIPAZIONE E’ LIBERTA’ .
Ci scusi, Sindaco, per il refuso “RAPPRESENTAVANO”, perché oggi, purtroppo, non lo RAPPRESENTANO PIU’. Speriamo, naturalmente che lo RAPPRESENTERANNO!
Questo che poniamo alla Sua attenzione è un atto sentito che riteniamo dovuto e che, alla luce di un’ormai assenza totale di dialogo e condivisione, riteniamo purtroppo improcrastinabile per il bene di Aversa, degli Aversani e, perché no, anche di quella che auspicavamo potesse essere l’amministrazione così come da noi tutti sempre idealizzata nel corso degli anni che abbiamo condiviso al Suo fianco, impegnandoci nelle battaglie che ritenevamo giuste per il bene comune e superiore della città.
Un’amministrazione partecipata e condivisa con noi consiglieri comunali, che rappresentiamo l’espressione della volontà del popolo il quale, con la preferenza accordataci, ha scelto anche il proprio sindaco, alla luce di quello spot che ha accompagnato la nostra campagna elettorale, ma soprattutto la nostra coscienza.
Principi di condivisione, trasparenza, partecipazione che hanno ispirato ciascuno di noi a candidarsi, in nome dei cittadini che democraticamente gli hanno conferito mandato.
Principi che ritenevamo dovessero essere fonte e baluardo di questa amministrazione ma che, invece, si stanno dimostrando una chimera.
Senza essere troppo prolissi in questa digressione, dal momento che v’è assenza totale di comunicazione e partecipazione in quelle che sono le dinamiche amministrative più importanti, dalle quali ci sentiamo estromessi non già per nostra mancanza, riteniamo importante evidenziarLe che, probabilmente, è giunto il momento di mettere da parte dubbi intermediari ed affidarsi il primis al dialogo diretto, come sempre fatto in passato, nel rispetto dei ruoli, in un confronto costruttivo e partecipato.
Purtroppo, proprio ad evidenziare il nostro disagio, noi rappresentanti e fondatori del movimento che insieme con Lei ha partorito il successo elettorale sulla base di quelle idee e quei programmi, siamo costretti a quest’atto formale, prodromico e consequenziale alla mancanza assoluta di partecipazione e confronto; quindi, un atto dovuto e necessario in quanto la mancanza di tali presupposti porta alla costrizione della libertà personale ed associativa e, quindi, all’antidemocrazia.
Ed invero, in questo primo anno da Consiglieri Comunali, come Lei stesso non potrà negare, pur avendo dato ampia disponibilità, esserCi mostrati recettivi all’ascolto e aver cercato di esercitare il ruolo per il quale i nostri concittadini Ci hanno conferito mandato, abbiamo dovuto prendere atto ad un’assurda mutazione della genesi politica della maggioranza ed, inoltre, del fatto che facciamo parte di un’amministrazione in cui il ruolo del consigliere comunale non ha più alcun senso, in cui è privato della sua dignità, mortificato e mobizzato, chiamato solo nell’atto formale di sollevare la mano, come gesto di assenso o dissenso, per programmi e progetti ai quali non partecipa costruttivamente, recependone solo gli esiti finali.
Le idee politiche e quindi di programmazione e pianificazione di un numero cospicuo di cittadini aversani che noi rappresentiamo, sistematicamente recise, boicottate, destabilizzate, “inciuciate” non sappiamo da chi e perché, in assenza totale di confronto e democrazia.
Ebbene, questo documento è finalizzato a chiederLe di ripristinare, in primis, un dialogo diretto, senza intermediazione che finora ha contribuito solo a logorare interazioni e rapporti, di riabilitare i ruoli, riattivare i principi democratici.
Di fare in modo che prima che venga presa qualsiasi decisione ci sia un reale confronto, una partecipazione, una condivisione e che il Consiglio Comunale eserciti il suo ruolo naturale quando deve essere investito delle sue funzioni.
Le chiediamo, Sindaco, che i consiglieri comunali possano coadiuvarLa, sgravandoLa di una parte del copioso lavoro di cui Lei si occupa quotidianamente in prima persona, assumendosi le proprie responsabilità per quanto operato e non appaiano, agli occhi dell’opinione pubblica, come dei semplici burattini.
Sarebbe, anche per Lei Sindaco, come lo è per gli aversani e per la Città di Aversa, più rapido e fruttuoso dal punto di vista dei risultati, investire di lavoro chi è al Suo fianco solo allo scopo di rendersi utile, che magari conosce alcune problematiche meglio di altri perché le vive quotidianamente, e può farsi portavoce di una soluzione rapida e condivisa.
Far sì che quest’amministrazione possa mettere in campo tutte le risorse possibili, sfruttando la nostra disponibilità e voglia di dedizione alla causa.
Si faccia in modo che atti e provvedimenti di natura programmatica, quali ad esempio il bilancio preventivo, siano il frutto di ampio e reale confronto in modo che ci sia un’idea di programmazione di città condivisa da tutti e non da una parte o da qualcuno.
Ebbene, Noi, entrambi Consiglieri eletti in maggioranza nelle fila del Movimento NOI AVERSANI, che concepiscono la Politica, come Lei stesso ci ha a suo tempo trasmesso, come programmazione e non come assistenzialismo, che hanno coinvolto i cittadini, li hanno legati alle idee, a progetti da portare avanti, a principi che al momento non vedono perseguiti e che, nel rispetto del mandato, chiedono di esercitare il proprio ruolo con coerenza e lealtà alle idee sopra richiamate.
Siamo cittadini aversani, eletti quali consiglieri, ma prima di tutto persone, socialmente impegnate anche nel proprio lavoro. Persone del popolo aversano, non politici di professione, che stanno cercando e cercheranno, di dare alla propria comunità un contributo, quello per il quale i concittadini hanno conferito loro mandato, quello per cui sono stati sollecitati e hanno deciso di candidarsi.
Rivendichiamo quel ruolo e quelle responsabilità per le quali non temiamo di essere giudicati della comunità.
Meglio essere giudicati negativamente per quello che si fa che per quello che non si fa e essere considerati degli ignavi.
Pertanto, alla luce delle suesposte argomentazioni, i sottoscritti Consiglieri Comunali di maggioranza eletti nel Movimento “NOI AVERSANI” – CHIEDONO -, in primis, un confronto più concreto e fattivo su tutte le dinamiche politiche che investono la nostra amministrazione, un mutamento sotto l’aspetto formale e sostanziale degli atteggiamenti e dei comportamenti che, ci rammarica, spesso non comprendere soprattutto in ragione del fatto che, da parte nostra, v’è sempre stato un costante ed ossequioso rispetto della persona prima che del ruolo. Ed ancora, chiediamo di valorizzare il ruolo dell’interpartitico rimodulandolo sulla coalizione risultata vincente, riassegnare ai Consiglieri Comunali il ruolo istituzionale che gli compete nonché porre in essere, anche, l’azzeramento della Giunta, al fine di rilanciare l’azione politica ed amministrativa dell’intera coalizione.
I CONSIGLIERI COMUNALI :
Paolo Galluccio
Nico Nobis












