PIEDIMONTE MATESE – “Se fosse stato presente il capogruppo Ferrucci avrei detto che la corsa del corridore di Cila è finita.La statuetta è qui ed il 15 giugno inaugureremo le due sale allestite”. “Sfruguliato” dall’esponente PDL durante la fase finale della penultima seduta , quella del rinvio del conto consuntivo, l’assessore all’urbanistica, Attilio Costarella,

con delega alle collezioni museali ( cosa che l’ha assorbito molto in questi anni) quasi era dispiaciuto per l’assenza del capogruppo del centro destra come traspare dalle parole usate in aula dopo aver definito con una certa magniloquenza( nella sostanza più che fondata) “giorno fausto, faustissimo” quello dell’esibizione della pregevole statuetta bronzea ritrovata sul monte Cila che dopo 85 anni ritorna nella sua terra dopo un “esilio” forzato in altre prestigiose istituzioni culturali e museali campani. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati consegnati dalla soprintendenza archeologica regionale 4 reperti che si sono aggiunti ad altri pezzi già custoditi in loco , un patrimonio riconsegnato che è servito alla realizzazione dei due allestimenti nel complesso museale “Marrocco” che finalmente dopo anni, decenni, dopo tre-quattro(ri)aperture e “di quiescenza”, per usare le parole dell’assessore, potrà essere pienamente inserito nei circuito del turismo culturale nell’ambito provinciale e regionale .

 

Michele Martuscelli

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