Rifondazione Comunista e Lista Tsipras plaudono alla decisione di Peppe Roseto e Stefano Minichino di dimettersi da consiglieri comunali, dopo l’invio della commissione d’accesso per presunte infiltrazioni della camorra al Comune. Le due forze politiche hanno sottoscritto un documento, intitolato “Quale futuro per Orta di Atella?”, per fare il punto della situazione e soprattutto per gettare le basi programmatiche per la costruzione di un progetto alternativo a quei personaggi e schieramenti che hanno dettato legge negli ultimi 20 anni. “Vedremo mai il sole ad Orta di Atella ? Quando si ricostituirà uno scenario politico normale in questo paese? Mica è troppo chiedere la presenza di una dialettica politica svolta finalmente alla luce del sole? Con una contesa politica “lineare” dove ognuno cerca di far prevalere le proprie linee d’indirizzo politico?”, queste sono le domande provocatorie che pongono i componenti di Prc e Lista Tsipras. “Una contesa certamente aspra, come sarebbe facile aspettarsi, – si legge in un altro passo del documento – ma almeno corretta nei contenuti formali, senza sterili tatticismi o pratiche clientelari, senza sporche ingerenze affaristiche e, possibilmente, senza esaurire l’agire politico nella semplice conta numerica dei potenziali elettori. Noi riteniamo che la buona politica sia quella capace di armonizzare nel miglior modo possibile la pratica amministrativa con i principi teorici che debbono indirizzarla, la descrizione dell’esistente con la prescrizione del divenire. La buona politica è quella che sa analizzare la realtà e prendere, rispetto ad essa, le decisioni che sembrano più opportune. Ma è anche quella che, nel contempo, sa produrre un’idea “futuribile” capace di guardare oltre il contingente”.
Tranciante il giudizio sugli ultimi anni di gestione politico-amministrativa anche in riferimento all’arrivo della commissione di accesso. “Ad Orta di Atella, da diversi anni ormai, la politica è stasi progettuale, carenza di idee, penuria di intelligenze. Tutte cose che hanno prodotto la preminenza del particolare sul generale, del privato sul pubblico, del favore sul diritto, dell’illecito sul lecito, del brutto sul bello. In questo periodo poi, con l’insediamento della Commissione d’Accesso finalizzata ad accertare eventuali condizionamenti sull’operato dell’amministrazione comunale da parte della criminalità organizzata, non possiamo fare altro che registrare l’ennesima mortificazione perpetrata da questa classe politica ai danni di un intero paese. Così come, presa conoscenza dello scenario politico rappresentato dalle forze di opposizione, non possiamo che prendere atto dell’assenza di una metodica politica totalmente alternativa a quella che ha caratterizzato l’azione amministrativa dell’attuale maggioranza”.
Nella parte finale del documento redatto da Rifondazione Comunista e dalla Lista Tsipras c’è il forte apprezzamento per la decisione di Roseto e Minichino di rassegnare le dimissioni, a differenza degli altri consiglieri di opposizione(?) che sono rimasti incollati alle poltrone. “Per questo siamo in piena sintonia con la scelta di Giuseppe Roseto e Stefano Minichino di dimettersi dall’incarico di consiglieri comunali: perché è tesa ad interrompere lo svolgimento ordinario di un ruolo istituzionale all’interno di un contesto politico che ordinario non lo è più (ammesso che lo sia mai stato). “A prescindere dal lavoro della Commissione d’Accesso e di quelle che saranno le scelte della Prefettura di Caserta e del Ministero degli Interni, è necessario che Orta di Atella volti definitivamente pagina, sia rispetto agli attori della politica locale, che rispetto alle scelte politiche ed amministrative che hanno devastato il nostro territorio negli ultimi 20 anni. Le nostre dimissioni non sono un punto di arrivo ma un punto di partenza”. Questo hanno scritto in un comunicato i due consiglieri dimissionari, parole che condividiamo e che facciamo nostre. Perché da qui si possa partire – concludono gli esponenti di Prc e Lista Tsipras – per generare un progetto politico veramente alternativo, fondato su contenuti programmatici volti a premiare, sopra ogni altra cosa, la volontà di perseguire l’interesse generale. Per sancire la preminenza del fare sullo starci ad ogni costo”.
Come sempre, è una presa di posizione chiara e coerente quella espressa dai due partiti di sinistra. In linea con un percorso politico e amministrativo volto a cambiare radicalmente lo “status quo”. L’obiettivo è aprire una stagione nuova. Il sogno è “rivedere il sole ad Orta di Atella”.
Mario De Michele