CASERTA – La Giunta Provinciale ha approvato stamani il Piano di dimensionamento scolastico, un provvedimento che ha dato vita ad un’importante operazione di riassetto dell’intero sistema dell’istruzione secondaria in provincia di Caserta.

 

Molte le variazioni previste dal Piano, la cui approvazione giunge al termine di un lungo confronto con i Sindaci, i presidi e le forze sindacali del territorio. Alla fine si è riusciti a raggiungere un’intesa che tiene conto della storia e delle tradizioni di ogni singolo istituto della provincia.

 

Tra le principali novità c’è l’istituzione a Mondragone del Liceo Musicale – sezione “Coreutica” (unica in provincia di Caserta); il conferimento dell’indirizzo “Sportivo” al Liceo Scientifico “Jommelli” di Aversa; l’istituzione a Villa Literno dell’Ipsar di Cesa quale sede distaccata dell’Alberghiero di Castel Volturno. Inoltre, è stato attribuito l’indirizzo “Odontotecnico” all’Itis “Volta” di Aversa e la sede distaccata di Trentola Ducenta del Liceo Scientifico “Fermi” di Aversa è confluita presso il Liceo Artistico “Giordano” di Aversa. Inoltre è avvenuto l’accorpamento del Liceo Classico “Cneo Nevio” di Santa Maria Capua Vetere con il Liceo Scientifico “Amaldi” della stessa città. L’Itis “Andreozzi” di Aversa ha conservato tutte le sue specificità, così come il Liceo “Manzoni” di Caserta, che mantiene tutti gli indirizzi, a partire dal Classico, come voluto dalla Provincia di Caserta.

A Sessa Aurunca si registra la fusione tra l’Isiss “Taddeo” e l’Isiss “Florimonte” presso il quale tra l’altro sarà riattivato anche l’indirizzo agrario. Lo stesso indirizzo sarà attivato presso la casa circondariale di Carinola. Da registrare, poi, anche la fusione tra il Liceo Artistico di Marcianise e l’Itis “Ferraris” della stessa città. La sede distaccata del Liceo “Nifo” di Sessa Aurunca, inoltre, è stata attribuita al Comune di Falciano del Massico. Prevista infine l’accorpamento tra l’istituto tecnico “Bachelet” e l’Isiss “Majorana” di Santa Maria a Vico.

“E’ stato un lavoro complesso – ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – ma che alla fine ha portato a risultati importanti e condivisi. Era prioritario per noi tutelare l’interesse degli studenti e rispettare la storia, la tradizione e le specificità di tutti gli istituti superiori della provincia di Caserta”.

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