Un vulcano in eruzione. Che sprigiona lapilli e lava ancora una volta contro chi da tempo è diventato il suo nemico numero uno. Angelo Brancaccio scende di nuovo sul ring per un altro round con Domenico Zinzi. Il consigliere provinciale e sindaco di Orta di Atella indossa i guantoni e continua a denunciare gli sprechi e la pessima gestione politico-amministrativa dell’Ente di Corso Trieste. Non solo sperperi ma anche clientele e sfascio finanziario. Per Brancaccio la consiliatura targata Zinzi è un disastro. Ai microfoni di Campania Notizie il primo cittadino ortese usa parole al veleno. E lancia accuse pesantissime. Bombe carta. Nel senso che le sue critiche sono sempre supportate da documenti (le sue innumerevoli denunce) e dati di fatto oggettivi. Un buco di circa 5 milioni nelle casse della Provincia, solo per dirne una. Brancaccio sgrana il rosario delle carenze dell’amministrazione Zinzi. Nell’ordine: scuole, viabilità e urbanistica. “Il 90% degli istituti di competenza provinciale – sbotta – sono prive del certificato di agibilità. Io l’ho denunciato a tutte le autorità competenti, dal comando vigili del fuoco alla Procura. Ma Zinzi non ha mosso un dito, trascurando un problema che mette fortemente a repentaglio l’incolumità di tutti gli operatori scolastici e soprattutto degli studenti casertani”. Sul fronte della viabilità il giudizio di Brancaccio è tranchant. “Zinzi è bravissimo solo a presenziare, ovviamente sempre in prima fila, alle passerelle per l’inaugurazione di questa o quell’opera. Ma alla luce dei risultati lo vedo meglio come capocantiere che come presidente della Provincia”. Per quanto riguarda gli sprechi il sindaco di Orta di Atella non si limita ad attacchi generici. Fa nomi e cognomi. E indica cifre e costi precisi. “Fin dal suo insediamento, Zinzi non ha fatto altro che dilapidare soldi pubblici. C’è un direttore generale che intasca 20mila euro al mese, ci sono amici degli amici subissati di incarichi per centinaia di migliaia di euro, e c’è stato lo smantellamento dell’ufficio legale della Provincia con un costo di circa 2,5 milioni di euro. Per non parlare di tutte le promesse elettorali mai mantenute”. Insomma, Brancaccio affossa Zinzi. E non ha tutti i torti. Anzi, stando ai risultati ottenuti dall’amministrazione di Corso Trieste, è sotto gli occhi di tutti i casertani che il presidente ha affossato la Provincia. Più che un fallimento è un disastro.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA AD ANGELO BRANCACCIO












