SAN NICOLA LA STRADA – Con grande entusiasmo Patrizia Quaranta, che alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011, con 155 voti, è risultata la donna più votata dell’intera coalizione di centrodestra, da sola con le sue sole forze, ha accolto le novità legislative introdotte dalla Legge nr. 215 del 23 novembre 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 dicembre 2012. che promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere nei consigli e nelle giunte di Comuni e Provincie e nei consigli regionali.
“Come al solito” – ha affermato l’esponente pidiellina – “c’è voluto una legge per riequilibrare il divario fra i due generi. L’importanza del dettato normativo della Legge in parola è legato” – sostiene Patrizia Quaranta, che, nel frattempo, è entrata a far parte del Coordinamento provinciale del Pdl – “all’incisività delle disposizioni contenute nella norma. Difatti il legislatore impone il rispetto di precise proporzioni nelle composizioni delle liste elettorali nelle quali, al fine di assicurare la rappresentanza di entrambi i sessi stabilisce che nessuno dei due sessi sia rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati. Prevede, inoltre, la possibilità per ogni elettore di esprimere, alle elezioni amministrative, due preferenze purché riferite a due candidati di genere diverso della stessa lista. Al fine di favorire la pari rappresentanza in ambito politico” – ha sottolineato l’esponente politico, da sempre promotrice della presenza di una donna nell’esecutivo cittadino, cosa che non è mai stata vista di buon occhio dai “maschietti del centrodestra” – “la Legge 215/2012, interviene anche nella composizione degli organi esecutivi e collegiali non elettivi, stabilendo che la designazione dei componenti dei suddetti organi sia comunque disciplinata in modo da favorire il rispetto del principio della parità di accesso delle donne e degli uomini alle cariche elettive. Purtroppo” – denuncia Patrizia Quaranta – “l’Amministrazione comunale è in forte ritardo nella modifica dello Statuto e del Regolamento che sovrintendono alla vita amministrativa del Comune. Dall’entrata in vigore della legge” – sottolinea – “è stato modificato l’art. 6, c. 3 del TUEL, che, nella nuova stesura, prevede che: “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, nr. 125, e per assicurare (n.d.r.: il termine “assicurare” sostituisce il precedente “promuovere”) la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti. Gli enti locali dovranno adeguare i propri statuti a tale novellata disposizione entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge”. Mi auguro” – ha concluso Quaranta – “che l’esecutivo cittadino porti al più presto in Consiglio comunale la delibera di modifica dello Statuto e del Regolamento così come previsto dalla legge nr. 215 del novembre 2012. La legge riveste una particolare importanza non solo per l’applicazione del rispetto delle pari opportunità in ambito politico, ma anche e soprattutto perché questa maggiore rappresentanza femminile negli organi esecutivi e collegiali locali, consente di far arrivare tematiche femminili in ambiti in cui per troppo tempo queste tematiche sono state assenti, favorendo così, il compimento di ulteriori passi verso la realizzazione delle pari opportunità”.
Nunzio De Pinto