Matese-E’ prevista per il 29 giugno la riunione della commissione regionale per l’esame delle proposte di legge di riferma dei parchi regionali tra cui quelle che puntano a creare una sorta di agenzia unica tra enti parco ed enti montani e , soprattutto quella che ha l’obiettivo di accorpamento delle aree protette regionali e delle riserve naturali. E’ – quest’ultima presentata da “Campania Libera” ,”PSI” e “Davvero Verdi” – una delle misure previste nel disegno di legge che riordina radicalmente questa materia. Gli undici parchi- secondo questo progetto- vengono sostituiti da tre aree parco omogenee fermo restando le attuali perimetrazioni: così l’area protetta della campana settentrionale comprenderà il Matese Roccamonfina, Taburno e Partenio, l’area protetta metropolitana racchiuderà l’ente delle colline di Napoli, del bacino del fiume Sarno, i monti lattari ed i campi Flegrei, mentre le riserve naturali della foce del Sele-monti Eremita e l’ente parco dei monti Piacentini costituiranno l’area protetta della campana meridionale. Una “semplificazione” che prevede la costituzione di appositi organi di programmazione e gestione : la legge prevede un presidente, un consiglio di amministrazione, il comitato zonale di protezione, i nucleo di supporto scientifico, la comunità associativa territoriale in cui solo sono presenti le associazioni agricole e ambientaliste ed il collegio dei revisori dei conti.Un ruolo particolare è attribuito dalla legge in esame all’ufficio speciale per i parchi , le riserve ed i siti Unesco istituito presso la giunta regionale dall’ex giunta Caldoro.
Michele Martuscelli