La dichiarazione di stato di dissesto finanziario del comune di Recale, avvenuta il 7 dicembre 2013 e riguardante i debiti sino al 31 dicembre 2012, ha destato non poche polemiche. L’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL) ha iniziato a metà aprile del 2014 la sua attività di accertamento ed ha stabilito il 24 luglio del 2014 quale termine ultimo per la presentazione delle istanze da parte dei creditori nei confronti del comune di Recale. Con il verbale di deliberazione n° 6 del 5 settembre 2014, l’OSL ha quindi reso noto che sono pervenute 71 istanze da parte dei creditori e che la massa passiva (quindi la condizione debitoria) ammonta a circa 5.593.384,35 Euro. Su questo primo dato reso pubblico dall’OSL, si è espresso l’assessore alle finanze Vincenzo Piscitelli: “pur essendo un dato ancora provvisorio e parziale in quanto ci sono da verificare le richieste pervenute, la cifra di cinquemilioniseicentomila euro di massa debitoria dovrebbe far riflettere sia chi con troppa superficialità ne contestava l’esistenza sia coloro i quali ci accusavano di aver noi stessi provocato il dissesto in soli otto mesi di amministrazione. Siamo sempre convinti che uno stop ai debiti del passato andava messo. Il dato dei 5.593.384,35 euro è parziale in quanto non tiene conto dei mutui accesi dalle precedenti amministrazioni per opere o investimenti che in alcuni casi appaiono inutili. Un dato che andrà verificato perché alcune spese ed alcuni servizi, in passato, venivano effettuate senza titolo giuridico, cioè senza le dovute delibere o determine. Questo sottolinea la superficialità di chi gestiva all’epoca il comune di Recale e che costringerà i creditori a contenziosi legali per recuperare quanto loro dovuto. Su questo argomento confidiamo nell’azione di accertamento e denuncia, da parte dell’OSL, di eventuali responsabilità per danni erariali avvenuti nel passato a danno dei cittadini. Il nostro intento è quello di evitare che questo indebitamento gravi solo sulle tasche dei nostri concittadini. Il 2014 è un anno di riassestamento finanziario quindi, rispettando gli obblighi di legge relativi alle aliquote per i comuni in dissesto, puntiamo a garantire una miglior gestione di queste risorse nel prossimo futuro. I sacrifici del 2014 debbono consentirci di guardare al futuro con maggiore serenità ”.

 

 

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