CASERTA.  “ Domani, mercoledì 19 giugno alle ore 15.00 in diretta televisiva,  l’on. Marcello Taglialatela, deputato campano di Fratelli d’Italia, interrogherà il Ministro per i Beni e le Attività culturali sul futuro della Reggia di Caserta” ad anticiparlo è il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano, che conclude “ ringrazio il gruppo consiliare del comune di Caserta nelle persone dei consiglieri Bologna e Piscitelli e dell’ex assessore Mariano, che in sinergia con il coordinatore cittadino Di Tommaso hanno subito posto l’attenzione su un tema cruciale per lo sviluppo della città.”

 

 

Di seguito l’interrogazione parlamentare:

TAGLIALATELA. Al Ministro per i Beni e le Attività culturali.

Per sapere – premesso che:

la Reggia di Caserta, edificata nel diciottesimo secolo per volere di Carlo di Borbone, costituisce uno dei siti culturali e museali più importanti del Mezzogiorno, ed è stata inserita già nel 1997 nella lista dei beni considerati come patrimonio dell’umanità dall’Unesco;

negli ultimi decenni la monumentale opera, comprensiva anche di un grande parco, sta subendo un lento ma inarrestabile declino, dovuto all’incuria e alla scarsezza dei fondi a disposizione, che sta determinando anche una crescente disaffezione da parte dei turisti, passati in poco meno di un decennio da oltre un milione di visitatori l’anno a meno della metà;

da settembre dello scorso anno la facciata della dimora è parzialmente ostruita dalle transenne in seguito al crollo di alcuni pezzi dai cornicioni, ma la prima tranche di risorse per eseguire il restauro è attesa solo per il prossimo autunno, ed è notizia di pochi giorni fa che i giardini antistanti il Palazzo siano divenuti una piazza per lo spaccio della droga;

in merito ai fondi a disposizione della Reggia, va rilevato che rispetto a quanto viene incassato con i biglietti d’ingresso, per un importo pari a circa sei milioni di euro l’anno, neanche un centesimo rimane nelle casse della struttura;

il Ministro per i Beni culturali, in occasione di una recente visita della struttura, ha promesso di voler rendere la Reggia “luogo di eccellenza del patrimonio artistico, culturale e turistico italiano”, attraverso la creazione di una soprintendenza speciale strutturata come una società privata, con consiglio di amministrazione formato da soggetti pubblici e privati, e soprattutto dotata di autonomia finanziaria;

presso il ministero per i Beni culturali è istituita da tempo la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, che esercita le attività di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della città e dei musei dipendenti, tra i quali la Reggia di Capodimonte;

la “somiglianza” tra quest’ultima, anch’essa voluta dai Borboni, e la Reggia di Caserta, permette di pensare ad una possibile presenza dei due siti all’interno della stessa struttura organizzativa, quale il Polo Museale di Napoli;

l’autonomia finanziaria della quale sono dotati i Poli Museali, con la conseguente gestione diretta degli incassi ricavati dagli ingressi dei turisti, appare l’unica possibilità reale di riorganizzazione e rilancio della Reggia di Caserta -:

in alternativa alla soluzione ipotizzata dal Ministro, se non si ritenga di considerare la possibilità di includere la Reggia di Caserta all’interno delle strutture gestite dal Polo museale di cui in premessa, al fine di garantire che la struttura torni alla piena funzionalità con la massima celerità.

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