«Queste elezioni regionali devono rappresentare per la provincia di Caserta un momento di svolta, dal momento che devono segnare il passo ad una nuova classe dirigente. L’imperativo è categorico per una provincia che, altrimenti, a causa di anni di cattiva politica, sta arretrando paurosamente in tutti i settori senza riuscire ad intravedere spiragli per il futuro». Netta la posizione dell’avvocato Massimo Golino, candidato alla Regione nella lista di De Luca. «Per ottenere questo risultato sarebbe stato necessario anche effettuare un processo di selezione delle candidature e non un banale reclutamento di uomini disposti a correre per la poltrona – ha spiegato Golino – chi ha la responsabilità di guidare i processi dovrebbe avere anche la forza di dire no a determinate candidature. L’eccessiva polverizzazione di determinati territori, poi, consolida il metodo storico del dividi et impera che, in provincia di Caserta ha favorito, da sempre determinate oligarchie. Il criterio di selezione, non può essere la scaramuccia locale. Bisognerebbe puntare su chi è in grado di portare un contributo valoriale, di idee e di prospettiva in modo che, indipendentemente da chi saranno gli eletti, il primo giugno, si potrà dire di aver vinto. E’ questa la grande sfida di queste elezioni regionali, è questa la sfida che chi governa i processi, in queste poche ore che ci separano dalla presentazione ufficiale delle liste, può ancora vincere. La buona politica ha bisogno di uomini capaci di metterla in pratica, ma anche di percorsi lineari per potersi materializzare. Se, in maniera trasversale, si lavora per spianare la strada solo al vecchio, vuol dire che il percorso per l’affermazione della buona politica ancorché possibile, perché fortunatamente l’intelligenza degli elettori e superiore delle meschinità di chi architetta questi giochini, diventa più complicata».