Angelo Di Costanzo resta a bocca asciutta. A nulla sono valsi li avvertimenti politici a ricandidarsi nelle file di Forza Italia solo a patto che Daniela Nugnes, che è anche assessore della giunta Caldoro, si dimetta da consigliere regionale, per consentirgli di ritornare in assise dopo il ritorno di Paolo Romano, di cui aveva preso il posto, dopo la misura cautelare che aveva colpito l’ex presidente del parlamentino campano. Il viaggio a Lourdes, pardon a Roma, del sindaco di Alvignano, accompagnato da tre primi cittadini dell’Alto Casertano, non si è concluso con il “miracolo” nel quale sperava. Di Costanzo per perorare la sua causa ha chiesto e ottenuto un incontro con Mariarosaria Rossi, elemento di spicco del cerchio magico di Silvio Berlusconi. A quello che doveva essere un faccia a faccia, o per meglio dire al tête-à-tête, viste le forme che la senatrice mette sempre in mostra, si è presentato causalmente(?) anche il coordinatore regionale di Fi Domenico De Siano. E il proprio il leader campano degli azzurri ha stoppato le velleità di Di Costanzo. Il primo cittadino alvignanese ha chiesto (preteso) il rispetto del patto siglato alle Europee in base al quale, in cambio di forte appoggio elettorale a Fi, la Nugnes si sarebbe dovuta dimettere da consigliere regionale per fargli spazio nell’assemblea. Un accordo, c’è da dire, realmente stipulato, ma che è per motivi politici non sarà mantenuto. Qualora la Nugnes gettasse la spugna, scoppierebbe il pandemonio. Infatti i primi dei non eletti di Forza Italia in provincia di Napoli spingerebbero per avere lo stesso trattamento chiedendo le dimissioni degli assessori-consiglieri Ermanno Russo e Bianca D’Angelo. A pochi mesi dalle elezioni, insomma, il partito rischierebbe di finire nel caos. Inevitabile quindi l’altolà a Di Costanzo. Che però insiste e minaccia ancora di non ricandidarsi con gli azzurri, il che implicherebbe il contestuale passaggio nel Nuovo Centrodestra, che gli già gli ha fatto ponti d’oro per metterlo in lista in provincia di Caserta. Ma Stefano Caldoro starebbe già prendendo le contromisure per uscire dall’impasse. Di Costanzo infatti potrebbe beneficiare di una “compensazione politica” per non farlo uscire dal “giro” della Regione. Il governatore gli potrebbe assegnare una delega esterna che gli consentirebbe di occuparsi di un settore specifico. Un contentino, insomma.

Mario De Michele

 

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