“Se ce le faranno fare, le primarie, manderemo a casa quelli che da 20 anni sono attaccati alle poltrone”. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervenendo a Caserta alla presentazione del suo libro “Stil Novo – la rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter”.

“Io credo che il Pd abbia tutte la carte in regola per giocarsi la chance del governo per i prossimi anni, ma deve decidere cosa fare; non è possibile continuare a ragionare con questi vecchi riti novecenteschi di un partito tradizionale che si divide sulle mozioni, le vota, non le vota, le preclude, come avvenuto sabato a Roma, dando vita ad uno spettacolo francamente triste per gli elettori e per chi potrebbe votarlo”: ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il Pd, a suo avviso, “deve fare come decine e decine di amministratori ogni giorno, che si confrontano con i problemi reali delle persone, dalla mancanza di lavoro, alle questioni legate all’occupazione, dalla tutela dei beni ambientali agli asili nido, dalle questione culturali alla sfida sulla formazione. Io sogno, spero e lavoro per un Pd più capace di ragionare sui problemi della gente, e un non sui complicati equilibri interni tra gli addetti ai lavori”. Il ritorno di Berlusconi? Per il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, “é il segno di un Paese che torna indietro di vent’anni. Durante il suo governo i problemi non sono stati risolti e frasi come ‘meno tasse per tutti’ e ‘un milione di posti di lavoro’ sono ormai slogan da museo”. Per Renzi, “la vera sfida del centrosinistra è non parlare sempre di Berlusconi, ma ragionare su che idee ha per il futuro dell’Italia; ovviamente se non si cambiano le facce è difficile cambiare le idee”.

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