CASERTA – «Non mi piace indossare i panni della Cassandra, ma, purtroppo, ancora una volta ho avuto ragione. Sulla questione rifiuti il presidente della Provincia, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato tutta la sua inconsistenza amministrativa».

Commenta così il consigliere Angelo Brancaccio i lavori del consiglio di questa mattina. «Come un disco rotto Zinzi dice che è merito suo, o al massimo del carissimo, nel senso di costosissimo, Picaro quando le cose vanno bene, mentre, quando le cose vanno male, quasi sempre, la responsabilità è della Regione o del governo dove, con il suo partito e direttamente, dovrebbe poter incidere nelle scelte – ha sottolineato Brancaccio – a parziale scusante del presidente, c’è il suo vezzo, di cambiare idea e posizione, ogni dieci chilometri a seconda se è a Caserta, Napoli o Roma…». Al di la delle punzecchiature, Brancaccio snocciola quelle che sono le responsabilità di Zinzi e del suo staff in una materia così delicata. «Oltre ad aver tartassato i Comuni, la Provincia non ha fatto nulla in materia di rifiuti – ha detto – il piano provinciale è un miraggio lontano, non esiste un’impiantistica adeguata a garantire lo smaltimento dei rifiuti, non è stata trovata una soluzione per garantire stabilità alle centinaia di persone che oggi lavorano al consorzio unico. Le varie proroghe richieste per la Gisec rappresentano un maldestro tentativo di gettare la palla dall’altra parte, senza mettere in campo una soluzione che possa permettere a Caserta di non vivere con l’incubo dell’emergenza. E dire che la delega all’ambiente l’hanno gestita sempre professoroni che avrebbero dovuto fare la differenza… Beh. La differenza l’abbiamo vista…».

 

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