GRICIGNANO – Riceviamo volentieri pubblichiamo la nota stampa del Movimento 5 Stelle di Gricignano sulla situazione ambientale del paese. “Che il problema dei rifiuti e più in generale il settore ambiente, sia da anni ormai croce (spesso) e delizia (raramente e per pochi) nonché, argomento principe delle campagne elettorali di ogni ordine e grado dei comuni campani è cosa nota.
Ed altrettanto nota è la generosità con cui vengono elargite promesse di rapide risoluzioni delle problematiche legate ai servizi di raccolta e smaltimento della monnezza.
Bene, durante la scorsa campagna elettorale, l’attuale maggioranza targata Andrea Moretti, raccogliendo il malessere della cittadinanza nei confronti del problema della forte puzza delle ore notturne, riconducibile alle attività di trattamento dei rifiuti umidi da parte dell’azienda Ecotransider, promise di impegnarsi per far chiudere lo stabilimento.
Oggi invece la stessa maggioranza, pur avendo dato mandato ad esperti di valutare in che modo è possibile intervenire contro Ecotransider, non solo ha dovuto correggere il tiro sulla promessa di chiusura in virtù della presenza di chi in quell’azienda ci lavora e che non può essere mandato a casa da un giorno all’altro, ma addirittura deve fare i conti con voci sempre più insistenti che parlano dell’esistenza di due nuove autorizzazioni per la realizzazione di altrettanti impianti di lavorazione di rifiuti.
C’è poi da chiarire il rapporto col Consorzio Unico di Bacino, sul quale fu annunciata l’intenzione di chiudere i ponti per mettere fine a un servizio di raccolta in perenne intermittenza, responsabile di percentuali di raccolta differenziata bassissime e di una TARSU sempre più elevata.
Questione che, nonostante l’impegno di queste settimane dell’amministrazione a pagare direttamente gli operatori per evitare il solito collo di bottiglia di un CUB che incassa le quote e non paga gli operatori, continua a parlare di rifiuti non raccolti e di difficoltà nell’individuare discariche presso cui sversare quote di rifiuti in aumento rispetto al passato, sintomo evidente di una raccolta differenziata in profonda crisi.
Ultima, ma non per ordine di importanza, l’isola ecologica di cui, per essendo stata annunciata l’apertura per il primo gennaio di quest’anno (ordinanza sindacale n. 32/12 del 27.12.2012), oggi, a due settimane di distanza, i cancelli continuano stranamente a restare chiusi. Chiusura resa necessaria, secondo le recenti dichiarazioni del delegato all’ambiente, ing. Antonio Lucariello, da un fantomatico rischio che la stessa isola ecologica possa trasformarsi in una discarica a cielo aperto dove i cittadini potrebbero andare a riversare i rifiuti urbani non raccolti.
Ora, senza parlare dei camion parcheggiati nell’area cimiteriale, di fronte a queste vicende che tanti dubbi sollevano sulla condotta che l’amministrazione intende seguire sulla gestione rifiuti, in vista del possibile passaggio di consegne dal CUB ai comuni della stessa gestione che dovrebbe avvenire tra sei mesi, dell’avvento della nuova tassa sui rifiuti denominata TARES, e in nome dei principi di trasparenza tanto invocati in sede di campagna elettorale, chiediamo al Sindaco e agli amministratori di organizzare un consiglio comunale aperto per condividere con la cittadinanza problematiche e ipotetiche soluzioni che si intende mettere in campo per individuare una via d’uscita seria e sostenibile della problematica dei rifiuti”.