SAN PRISCO- Riceviamo e pubblichiamo la missiva che la Fiadel ha inviato alle istituzioni per diffidare il comune di San Prisco a procedere alla proroga della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti alla Eco.car.
“La scrivente O.S. segnala al Comune di San Prisco (Ce), che due mesi fa, ha affidato, con passaggio di cantiere ex art.6 CCNL, in via provvisoria, la gestione dei Servizi di Igiene Urbana alla ditta Eco.Car, con sede in Pomezia (Roma), tutta una serie di gravissime inadempienze previste dal CCNL di Categoria da parte della ditta, nonostante i numerosi solleciti alla stessa da parte della scrivente O.S. Nello specifico: 1) Assenza di un cantiere o simile, dove gli operatori possano indossare gli indumenti da lavoro, lavarsi, adempiere alle proprie funzioni fisiologiche e bisogni 2) Assenza del DPI, previsto dal CCNL ed obbligatorio. Dopo due mesi non è stato fornito neanche mezzo paio di scarpe ai lavoratori! 3) Totale inesistenza di profilassi sanitaria. Dopo due mesi non è neanche stato avviato l’iter per le visite mediche e le eventuali vaccinazioni necessarie. In tutti gli altri passaggi del ditte affidatarie, in pochi giorni hanno provveduto ad adempiere a questo obbligo per la tutela della salute del lavoratore 4) I Contratti di assunzione firmati con riserva dai lavoratori ns. iscritti, nonostante ns. ripetuti solleciti, sono completamente errati. Manca l’orario di lavoro, manca la data convenzionale di assunzione, la cui mancanza può nel prosieguo generare grave pregiudizio per i dipendenti del cantiere di San Prisco. Qualifiche, livelli e mansioni in molti casi sono sbagliati e non corrispondono alla effettiva prestazione che il lavoratore svolge. 5) Violazione del TUSL, Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Si ricorda all’Amministrazione Comunale di San Prisco, che come da verbale di passaggio di cantiere, le ulteriori proroghe devono contemplare anche i tre lavoratori non assunti durante il passaggio di cantiere, ma calcolabili come quota intercantiere, e nella fattispecie trattasi dei signori Tescione Francesco, Costanzo Nobile e Tescione Antonio. Quanto asserito è in ossequio con la normativa vigente. Ove mai l’Amministrazione decidesse di prorogare tale affidamento, ci vedremo, nostro malgrado costretti non solo ad attuare una serie di iniziative a tutela della dignità e della sicurezza del lavoratore, dall’assemblea allo sciopero, ma anche a richiedere una serie di interventi agli organi competenti al fine di garantire tutti i diritti dei lavoratori del Cantiere di San Prisco. Con l’auspicio che la presente non diventi lettera morta, si porgono distinti saluti.”