Questa mattina, in Commissione Trasparenza del Consiglio regionale della Campania, si è svolta un’audizione presieduta dall’onorevole Giulia Abbate sulla realizzazione del gassificatore nel territorio di Capua. Lo rende noto il consigliere regionale del Pd, Lucia Esposito. Erano presenti rappresentanti dell’assessorato all’Ambiente della Regione, della Provincia di Caserta, il sindaco di San Tammaro, dell’Arpac, dell’Asl di Caserta, un rappresentante delle associazioni locali oltre allo stesso consigliere regionale Esposito. “Dall’audizione – ha spiegato al termine dell’incontro – abbiamo raccolto elementi significativi sullo studio di fattibilità, sono emerse forti criticità ma, soprattutto, abbiamo preso atto che per la Regione e per l’assessorato all’Ambiente il gassificatore in quest’area non serve, mentre la Provincia insiste appellandosi al piano regionale dei rifiuti, nonostante le competenze saranno trasferite in capo ai Comuni e agli Ato”. “Per questo chiediamo che la Regione fermi la realizzazione di questo impianto. Non si tratta – precisa Esposito – di una posizione di contrarietà preconcetta rispetto alla realizzazione di impianti per il trattamento dei rifiuti, ma della convinzione che la Provincia di Caserta debba puntare sulla raccolta differenziata di qualità e sugli impianti di trattamento dell’umido, la cui mancanza, come sanno bene i sindaci, fa aumentare enormemente i costi per lo smaltimento della frazione umida e rischia addirittura di disincentivare la differenziata”. “L’assessorato all’Ambiente – spiega ancora – ha confermato che i dati relativi al trattamento dei rifiuti in Regione Campania evidenziano la inutilità e, io aggiungo, la dannosità dell’impianto. L’Arpac ha sottolineato le criticità dell’area dove è prevista la realizzazione, area già appesantita dal punto di vista ambientale dalla presenza di numerosi impianti di trattamento dei rifiuti. L’Asl ha dichiarato di avere rilasciato un parere chiedendo dati ed informazioni necessarie a valutare l’impatto sanitario che però, ad oggi, non sono pervenuti. A ciò si aggiunge che la proprietà del sito è ancora indefinita: non si sa se il proprietario è il Comune di Capua o l’Asl Na1. L’area individuata inoltre non si trova in zona Asi, come previsto dal Piano Regionale dei rifiuti. E infine i cittadini hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per un impianto ad alto impatto ambientale”. “Di fronte a tutte queste perplessità, su cui la Provincia di Caserta non ha fornito alcuna risposta – conclude – non si comprendono le ragioni per le quali la stessa Provincia sta andando avanti, con un atteggiamento che appare essere un vero e proprio accanimento nei confronti di un territorio già martoriato. A questo punto è necessario, ed è quello che chiediamo, che l’assessore Romano e il presidente Caldoro fermino la costruzione del Gassificatore di Capua, provvedendo innanzitutto a revocare l’incarico al commissario preposto alla realizzazione dell’impianto”.