Riceviamo e pubblichiamo un documento di Rinascita Santarpinese dai toni fortemente critici nei confronti dell’amministrazione comunale guidata da Eugenio Di Santo. “Ancora una volta ci ritroviamo costretti a rivolgerci ai nostri concittadini per informarli dell’ennesima pagina nerissima della storia politica ed amministrativa scritta a Sant’Arpino dall’attuale giunta comunale. Pochi giorni fa è stato dato il via libera al bilancio di previsione dell’anno 2014. Un bilancio senza nessuna programmazione, privo di qualsiasi idea di sviluppo economico, sociale e culturale per Sant’Arpino, una insipida minestrina riscaldata che è l’esempio lampante dello stato di abbandono totale in cui versa da mesi la nostra comunità. L’aumento delle tasse e delle imposte comunali, infatti, non porterà ad un solo servizio in più, essendo oramai scomparsa la politica dell’orizzonte di governo della nostra amministrazione, impegnata soltanto a salvare e a spartirsi le ultime briciole di potere. Il nostro risulta essere oramai un paese dove anche quelli che dovrebbero essere i servizi minimi si trasformano in sogni. Un paese dove i genitori sono costretti a comprare la carta igienica, i rotoloni ed il sapone per la scuola materna frequentata dai figli. Un paese dove la mensa scolastica rappresenta un vero e proprio lusso. Come esempio dello stato di confusione ed abbandono totale in cui versa la nostra amministrazione, pochi giorni fa il Comune ha imposto ai genitori di comprare il blocchetto della mensa presso un’agenzia di posta privata con un ulteriore aumento dei costi di 2 Euro. Perché? Forse questi genitori debbono addirittura sentirsi anche fortunati, anche perché quelli che hanno la disavventura di avere i propri figli all’istituto di Piazzetta Paradiso, non usufruiscono ancora del servizio mensa. È inconcepibile che con la scusa di lavori in pieno ottobre non sia ancora partito tale servizio. Nei paesi che osiamo definire ‘normali’ questi interventi si fanno nei mesi estivi, quando non si tengono le lezioni. L’assoluta mancanza di programmazione, però, non caratterizza solo il settore scolastico, ma tutta la vita amministrativa. Basta dare uno sguardo allo stato impietoso in cui versano parchi, strade, piste ciclabili, piazze e così via. Per non parlare dell’assenza totale di qualsivoglia iniziativa sociale e culturale. Da mesi non si svolge una manifestazione – organizzata dall’amministrazione comunale – degna di questo nome. Dopo un’estate che passerà alla storia per il vuoto assoluto stiamo vivendo un autunno altrettanto indegno di un paese come Sant’Arpino. E in verità – da ingenui – aspettavamo con ansia questo mese di Ottobre, quando dovevano partire le iniziative del rinnovato Co.D.I., come sbandierato ai quattro venti in un manifesto dell’Amministrazione lo scorso Luglio. Ed intanto, mentre il paese langue nell’abbandono assoluto, gli amministratori non abbandonano le loro attività preferite: vendere fumo ed ergersi a protagonisti in fotografie ed eventi. E così si annuncia in pompa magna che si è ottenuto un finanziamento di oltre 11 milioni di Euro, ma volutamente si dimentica di dire che questo finanziamento altro non è che l’emblema dei vostri fallimenti accumulati in tutti questi anni. Infatti con questi soldi potranno essere pagati solo i debiti accumulati negli anni addietro, e alla fine i santarpinesi saranno costretti anche a pagare salatissimi interessi di oltre 266.000 Euro, e la cui prima scadenza è prevista per giugno 2015”.












