Il Pd di Sant’Arpino prova a sgombrare il campo dalle accuse di brogli e chiarisce la dinamica in cui si è consumato il ‘caso’ del presidente di seggio allontanatosi con il registro dei votanti e rapinato. “In seguito all’increscioso episodio di aggressione e pestaggio avvenuto nella serata del 29 dicembre nei confronti del Sig. Sergio Pace (Presidente di Seggio per le Primarie dei Parlamentari e membro del direttivo del PD santarpinese),
il Partito Democratico di Sant’Arpino esprime tutta la sua solidarietà e vicinanza alla sua persona. Ma soprattutto ciò che vogliamo denunciare, è la strumentalizzazione politica dell’episodio e il vile sciacallaggio mediatico che si sta verificando, con la divulgazione di false informazioni sullo svolgimento delle votazioni e sull’episodio che vede protagonista lo stesso Pace. Già dal mattino, il Presidente del Seggio, è stato vittima di continue insinuazioni e provocazioni sulla regolarità dello svolgimento del voto. Tali atteggiamenti si sono protratti per tutta la durata delle votazioni con toni poco civili. Alche, alla chiusura delle votazioni e mentre ci si accingeva nell’operazione di scrutinio, con l’urna ancora sigillata (da precisare che l’urna non è stata mai aperta e che non c’è stato il conteggio finale dei votanti riscontrato dal tabulato, a differenza di quanto affermato da alcune testate giornalistiche, riportando numeri e dati fasulli sull’affluenza e sul numero dei voti), il Presidente è stato aggredito verbalmente e messo sotto pressione, alludendo al fatto che egli era stato uno degli artefici del broglio elettorale inficiando lo svolgimento corretto del proprio ruolo. A seguito di tali affermazioni compromettenti per la dignità della sua persona, si è sentito in dovere di recarsi alla stazione dei Carabinieri di Sant’Arpino per denunciare personalmente tali accuse. Essendo oltretutto responsabile del materiale elettorale, ha ritenuto opportuno portare con se il tabulato delle firme dei votanti delle primarie e il verbale del seggio, per evitare durante la sua assenza, qualche alterazione a sua insaputa. Percorrendo a piedi il tragitto che lo portava alla stazione dei carabinieri, è stato fermato da due persone, minacciato e picchiato, e gli stessi gli hanno sottratto il tabulato delle firme. Il Pace è stato poi trasportato all’ ospedale Moscati di Aversa, dove gli è stato riscontrato come da referto medico, un trauma consuntivo reg. frontale sx e immobilizzazione al polso dx. A tutela della regolarità del voto, in tarda serata verso le 01:30, con la presenza del Sig. Paolo Persico del PD Regionale Campania, dopo aver stilato e firmato il verbale con il Segretario del Circolo, gli scrutatori e i rappresentanti di lista, l’urna ancora sigillata è stata prelevata dal Persico e portata nella sede della Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Caserta. Nello stesso verbale, e dai firmatari, si evince che l’urna non è stata mai aperta, e che in assenza del tabulato non si sono potuti riscontrare gli effettivi elettori. Rinnoviamo ancora una volta tutta la nostra vicinanza a Sergio Pace nella certezza che il suo impegno uscirà rafforzato da questo vile gesto di inciviltà”.
NOTA A MARGINE
La ricostruzione del Pd di Sant’Arpino conferma in toto le notizie pubblicate in anteprima da Campania Notizie, come si evince dagli articoli presenti sul nostro portale (clicca qui per leggere l’articolo in Primo Piano). Qualora altri organi di informazione avessero diffuso informazioni errate, come affermano i componenti del Pd di Sant’Arpino, condividiamo in pieno la critiche per quello che viene definito un “vile sciacallaggio mediatico”, in quanto il dovere di ogni giornalista è quello di informare, non disinformare.