AVERSA – Il consiglio comunale di Aversa ha dato il via libera al rendiconto finanziario per l’esercizio 2012 ma le contraddizioni politiche, presenti sia nella maggioranza che nell’opposizione, sono sempre meno latenti e rischiano di esplodere da un momento all’altro.
Nel corso della seduta, in cui il primo cittadino Giuseppe Sagliocco ha finalmente portato all’attenzione dei consiglieri e della città le sue linee programmatiche accade che, Salvino Cella colui che dovrebbe essere il leader del centrosinistra, in qualità di ex candidato sindaco, tiene un intervento in cui demolisce la gestione del centrodestra salvo poi compiere una virata finale in cui esprime tutta la sua fiducia nel primo cittadino che “ha tutte le capacità per porre in essere quelle azioni per risolvere i problemi che affliggono la città da oltre 20 anni”. Discorso tenuto pochi prima di lasciare l’aula evitando così di votare il consuntivo.
In maggioranza, invece, è stato, ancora una volta, il consigliere comunale Gino Della Valle a vestire i panni dell’oppositore evidenziando le criticità del documento contabile, con particolare attenzione alla mancata approvazione del Peg (Piano economico di gestione), dando vita all’ormai immancabile botta e risposta con il sindaco Giuseppe Sagliocco.
Un intervento molto critico che ha portato il consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Pasquale Morra, a chiedersi se Della Valle fosse un consigliere comunale di maggioranza o di opposizione.
Qualche sassolino dalla scarpa, se lo è tolto anche Paolo Galluccio. Il consigliere comunale di Noi Aversani, intervenendo nel dibattito sulle linee programmatiche ha evidenziato come poco o nulla sia stato fatto nel settore delle politiche sociali, auspicano una rapida inversione di rotta.
A difendere, invece, il sindaco Sagliocco è stato, come al solito, Rosario Capasso che ha invitato i colleghi ad agire per risolvere i problemi della città invece di nascondersi dietro a generici suggerimenti e critiche. “Siamo tutti consiglieri comunali – ha detto – e abbiamo gli strumenti per risolvere i problemi della città. Mi rivolgo soprattutto agli amici della maggioranza, vengano in comune e agiscano invece di aspettare che siano gli altri a fare”.
La concretezza è stata l’elemento centrale della relazione del sindaco Sagliocco: “Non mi parlate di ritardo – ha detto nella sua replica. Avrei potuto arrivare qui un anno fa e enunciare il libro dei sogni, come fatto da chi mi ha preceduto, ma ho dovuto fronteggiare una situazione finanziaria a limite della catastrofe. Abbiamo fatto prima i fatti e poi le parole. La nostra priorità è stata una risolvere una situazione finanziaria che vedeva messo a rischio il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali e ne andiamo orgogliosi”.
“Oggi – ha continuato il primo cittadino – la gestione di un’amministrazione comunale è cambiata. Non ci si deve lasciare imbrigliare dalla burocrazia e non si deve avere paura di fare”. In pratica Sagliocco ha detto che tutti gli obblighi di legge che non prevedono sanzioni sono uno “steccato da abbattere”
Parole che sono state criticate dal capogruppo del Pd Marco Villano che ha ricordato al sindaco che in politica la forma è sostanza e che la relazione “è un mero elenco di buoni propositi totalmente privo del percorso per raggiungerli. E’ un documento che lascia al sindaco le mani libere per fare qualsiasi cosa senza alcun tipo di impegno concreto nei confronti della cittadinanza”. Un concetto che il giovane esponente democratico ha ribadito anche nell’intervento sul conto consuntivo in cui, dopo aver passato in rassegna le deficienze contabili dell’amministrazione, ha posto l’accento sulla mancata approvazione del Peg. “Un comportamento – ha detto Villano – che, sul piano politico, evidenzia la scarsa fiducia del sindaco nei confronti dei dirigenti mentre sul piano amministrativo ha moltiplicato le delibere di giunta. Noi però sull’assenza del Peg andremo avanti e siamo pronti a portare gli atti alla Corte dei Conti”.
Angelo Golia