AVERSA – “Città più sicure” uno slogan che viene rispolverato alla vigilia di ogni campagna elettorale ma che difficilmente riesce a tradursi in ricette positive per la vivibilità dei territori. Vittima di questa massima anche il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco che in sette mesi di amministrazione non è riuscito a indossare i panni di sindaco sceriffo, pur cercando di ottenere il distintivo con una serie di ordinanze repressive, il più delle volte rimaste lettera morta.
Aversa non è una città più sicura, anzi. E questo è un dato di fatto che non teme smentite. La città, più che in passato, è diventata meta di delinquenti comuni e luogo di intrattenimento per presunti camorristi in erba. Non a caso i punti di ritrovo dei giovani durante i fine settimana in più di un’occasione sono stati teatro di violente risse. Il primo cittadino ha anche dovuto alzare bandiera bianca in via Seggio, dove, dopo un tentativo di scontro frontale con i gestori dei bar della movida, è stato aperto un confronto per cercare di regolare la vita notturna nel centro storico. Per qualche mese, e tuttora, in via Seggio e zone limitrofe, nel fine settimana, c’è stata una sorta di ztl autogestita.
Intere zone della città, insomma, completamente prive di controllo mentre il primo cittadino firmava ordinanze sui cui nessuno vigilerà, come ad esempio quella che vieta la vendita di bibite alcoliche nei contenitori di vetro dopo le 21,30. Nessun beneficio, inoltre, c’è stato con l’azione della tanto decantata “task force” per lo sversamento illegale di rifiuti con il centro storico e le arterie periferiche ancora invase da piccole discariche.
Oggi, altro fumo negli occhi degli elettori con l’annuncio dell’imminente messa in funzione di altre otto telecamera che attendono di essere allacciate alla rete elettrica. Occhi elettronici, montati in alcuni punti di accesso alla città, che dovrebbero contribuire ad agevolare l’azione dei vigili urbani. Condizionale d’obbligo, perché da quattro anni ci sono telecamere che non funzionano in pieno centro urbano e l’infopoint nei pressi della stazione sono anni che attende l’allaccio dell’Enel per essere aperto. Speriamo che per le telecamere i tecnici Enel siano più solerti. Fino ad allora, e senza provvedimenti concreti, il sindaco aspirante sceriffo continuerà ad avere una pistola a salve
Angelo Golia