Il nome di Dante Cappello d’ora in poi campeggerà all’ingresso della sala consiliare del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano. La storia personale, l’attività professionale ed il suo percorso politico-amministrativo compiuto nei diversi enti locali e nelle istituzioni provinciali, regionali e nazionali in oltre cinquant’anni di cursus honorum sono stati ricordati e rievocati  stamani, nel corso della cerimonia di intitolazione dell’aula consiglio dell’Ente consortile deliberata dalla deputazione amministrativa presieduta dal Prof. Pietro Andrea Cappella.

Un momento istituzionale promosso nel primo anniversario della sua dipartita unitamente al ricordo degli ex presidenti che, come Cappello per un decennio, si sono alternati alla guida del Consorzio di Bonifica dal 1935 ad oggi, ed i cui nomi pure rimarranno impressi ad imperitura memoria sulla stele recante l’albo d’onore scoperta insieme al quadro dal titolo “Le Quattro Stagioni” donato dall’artista alifano Gianni Parisi. Alla presenza dei componenti della deputazione amministrativa e del Consiglio dei Delegati, degli ex presidenti e commissari e loro famiglie, di numerosi sindaci e autorità militari e religiose, in primis il Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Valentino Di Cerbo, il Capitano dei Carabinieri Giovanni Falso ed il presidente del Parco Regionale del Matese Umberto De Nicola, e dell’intera famiglia Cappello, moderati dal Presidente della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe, sono stati il Sindaco Vincenzo Cappello, il Presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, il Presidente del Consorzio Pietro Cappella e l’Assessore Regionale all’Agricoltura Daniela Nugnes, madrina d’eccezione della cerimonia, a voler commemorare l’eminente figura di Dante Cappello, tratteggiandone le doti umane e di dialogo e rispetto degli altri che hanno contraddistinto la sua carriera politica.

 

“Non posso nascondere la mia emozione nel prendere la parola in una occasione così solenne ed importante, soprattutto per il fatto che protagonista dell’incontro odierno è un illustre nostro concittadino, che ha saputo dare dignità a questo Territorio in un periodo storico complesso ed articolato. –ha esordito il presidente Cappella nel suo discorso commemorativo – Intendiamo oggi, ricordare l’On. Dante Cappello, venuto a mancare esattamente un anno fa. È innegabile che con lui è venuta meno una figura leggendaria della politica matesina del dopoguerra; indiscutibile leader politico dell’alto casertano per circa cinquanta anni. È proprio l’edificazione del fabbricato sede del Consorzio, cui fu protagonista il nostro Dante Cappello, il motivo principale per il quale oggi verrà intitolata l’aula consiliare alla sua memoria. L’insegnamento e l’esempio di Dante Cappello diventa occasione per esprimere la necessità di una sempre maggiore capacità di comprensione e condivisione del travaglio della società, di interpretazione della sua articolazione geografica, sociale, economica e culturale. In questo modo lo stesso nostro Consorzio ha cessato da tempo di essere palazzo, per aprirsi al territorio ed essere presente nella società, come momento di ascolto, soggetto di sintesi dei bisogni e degli interessi della cultura e dei valori che formano le ricchezze complessive della nostra moderna società con particolare riferimento agli artefici e protagonisti di un nuovo modo di concepire l’agricoltura e la ruralità. Solo partendo da questi presupposti avremmo dimostrato di aver capito l’insegnamento di Dante Cappello, quello stesso che, sull’esperienza vissuta direttamente, ho avuto modo di percepire allorquando ho avuto l’onore di essere eletto Presidente di questo Consorzio che, ora come in quel tempo,  continuo ad amare con la stessa intensità”.

Al termine della commemorazione, è intervenuto il figlio dell’On. Dante Cappello, Enzo, che ha ringraziato il Presidente Cappella e la Deputazione Amministrativa per la decisione di intitolare alla memoria del padre l’aula consiliare, ricordandone l’impegno di uomo, medico e politico alla presenza anche della madre signora Bianca, del fratello Maurizio e dei familiari tutti.

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