San Felice a Cancello. L’amministrazione di San Felice a Cancello guidata dal neo eletto Sindaco Pasquale De Lucia dopo pochi mesi già tradisce aspettative e promesse elettorali aumentando le tasse. In un periodo di forti difficoltà per le famiglie, mentre tutti si preoccupano di non gravarle di ulteriori costi e sacrifici provando a reperire risorse attraverso tagli alla spesa, il Sindaco Pasquale De Lucia e la sua Maggioranza consiliare mettono le mani proprio nelle loro tasche.

 

 

Il Sindaco De Lucia e l’Assessore al Bilancio D’Andrea, a questo punto dovranno chiarire personalmente ai cittadini, sforzandosi di essere credibili, perché mai hanno ritenuto, per far quadrare il Bilancio 2013, prelevare direttamente dalle tasche dei cittadini, anziché prevedere altri tipi di entrate che risultano inesistenti proprio nel Bilancio approvato.

 

I partiti della coalizione di centro destra che contano ben sei consiglieri nella Minoranza consiliare, nel segnalare la deplorevole scelta effettuata da De Lucia e la sua maggioranza, invitano i cittadini a svegliarsi al più presto dal sogno cui, purtroppo, avevano pensato di affidarsi. I tempi delle illusioni e delle facili promesse sono terminati.

Dura dunque l’offensiva dell’opposizione contro la maggioranza guidata dal sindaco Pasquale De Lucia. In particolare, sui manifesti fatti affiggere sulle strade del paese e che recano la firma dei consiglieri Palmieri, De Rosa, Esposito, De Lucia, Ferrara e Cantone, si accusa l’Amministrazione di aver aumentato inspiegabilmente la TARSU e l’IMU.

“Il Sindaco e la Maggioranza mettono le mani nelle tasche dei cittadini – si legge dal manifesto fatto affiggere l’8 dicembre per le strade cittadine – dicendo SI all’aumento dell’IMU del 13 % e della TARSU del 30% sulle civili abitazioni e del 38% sulle attività commerciali. Eppure il Sindaco non aveva promesso questo. Ma forse la promessa era solo elettorale? In soli 6 mesi di Amministrazione aumentati anche servizio mensa scolastica e gestione servizi cimiteriali. Una stangata mai vista prima!”.

Quello del 28/11/2013 è stato proprio un Consiglio Comunale con un salasso tasse che va ad aggravare ancora di più la situazione di crisi economica dei cittadini.

Nel 2011 la TARSU fu portata a Є 3,50 al mq dall’Amministrazione Nuzzo con delibera di Giunta Municipale n. 1 del 24/06/2011 prima, e approvazione in Bilancio poi, da Є 3,66 prevista nell’anno 2009/2010. L’IMU non fu aumentata, anzi l’aliquota per le II e III categorie fu addirittura abbassata. Insomma. Quella dell’Amministrazione Nuzzo è stata una politica di rigore evitando di gravare sui cittadini e reperendo i fondi dall’internalizzazione di alcuni servizi, dalle entrate Cave, dagli interventi di risparmio riconducibili ai fotovoltaici sulle scuole.

I consiglieri di minoranza fanno sapere ancora: “Lo abbiamo detto in consiglio comunale e lo vogliamo ribadire:  NO all’aumento indiscriminato delle Tasse. La speranza è che all’interno della maggioranza qualcuno si renda conto che l’amministrazione comunale sta andando contro gli interessi del paese e contro i cittadini e faccia sentire la propria voce nel rispetto di chi a concesso loro fiducia conferendo la preferenza alle ultime elezioni”.

La nota negativissima per l’IMU, sulla seconda casa (anche nel caso che sia utilizzata da parenti e/o affini), uffici, negozi, depositi, capannoni, altri immobili commerciali e industriali, così come per le fabbricabili e gli immobili, è che sui cittadini per il 2013 graverà un aumento del 26% rispetto all’anno 2012. Questo perché con la rata del 16 Dicembre 2013 i cittadini dovranno, non solo pagare la seconda rata dell’IMU, ma sanare anche la rata pagata lo scorso giugno secondo le nuove tariffe.

L’Assessore al Bilancio, dott. D’Andrea, come si evince dal verbale di Consiglio inerente la Delibera di C.C. n.33, espone in merito all’IMU, che giocoforza ha subito un ritocco in aumento, dallo 0,76% allo 0,86%. “Tale adeguamento si è reso necessario- dichiara- ed è giustificato dalla cospicua presenza sul territorio di seconde case, che non sempre sono abitate da figli ma sono veri e propri investimenti”.

Ma Sindaco De Lucia e Assessore D’Andrea devono spiegare, cercando di essere credibili, perchè abbiano preferito aumentare le tasse colpendo i contribuenti onesti, anzichè attivare una forte azione di recupero di crediti tributari, lottando l’evasione, istituendo entrate come quelle inerenti le attività delle Cave sul Territorio, prevedendo gli introiti dei tanti stabili comunali dati in comodato d’uso gratuito a terzi.

Infatti, proprio nell’ultimo Consiglio Comunale, come da dichiarazioni messe a verbale nel delibera di C.C. n. 33, il Cons. De Lucia Antonio, rivolgendosi in particolare all’Assessore D’Andrea, chiede di conoscere quali siano i crediti e i debiti , non solo di competenza ma anche a residuo, che il Comune è tenuto a sostenere. Quindi, unitamente al Cons. Ferrara, chiede come sia possibile che la IAP possa incassare le centinaia di migliaia di euro che assume di accertare per le imposte e tasse degli ultimi 5 anni, se alla data odierna i cittadini non hanno ricevuto alcun avviso.

Insomma une vera e propria stangata per i sanfeliciani che a pochi mesi dal voto già si vedono mettere le mani nelle tasche su IMU, TARSU, Servizi Cimiteriali e Mensa Scolastica. Un regalo natalizio molto “scomodo”.

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