Reticenze passate, in parte ancora presenti, e silenzio da parte del Sindaco e dell’amministrazione sulla raccolta differenziata avevano fatto presagire lo scarso risultato conseguito in termini di dati: dal primo gennaio al 31 ottobre 2016 la percentuale di raccolta si attesta in pratica sui valori del 2015, raggiungendo un misero 31,9%. Anche in questo caso, un anno è passato invano. Se per i dati del 2015 l’amministrazione Marotta poteva addurre come scusante il fresco insediamento, dopo un anno e mezzo i dati non lasciano spazio a dubbi. Nel frattempo, i bassi introiti della differenziata e l’alta percentuale di indifferenziato continueranno pesantemente a gravare nelle tasche dei cittadini. Facciamo un esempio, in vista dell’imminente arrivo delle bollette TARI: una famiglia di 4 persone che vive in un appartamento di 100 m/q lo scorso anno si è trovata a pagare 604 euro di tassa. Quest’anno, la stessa famiglia pagherà all’incirca la stessa cifra. Differenze irrisorie riguardano anche le attività commerciali, pesantemente vessate anche quest’anno. Com’è possibile? Tutto ciò è dovuto alla mancanza di un piano a lunga scadenza su come migliorare la qualità della differenziata. Inoltre, basterebbe leggere le 91 pagine di offerte migliorative proposte dalla DHI affinché l’amministrazione possa esigere quanto dovuto, senza oneri per i cittadini. Ad esempio, nelle scorse settimane abbiamo assistito soltanto a una parvenza di campagna informativa: calendarizzare 3 incontri per 3 settimane consecutive, tutti di lunedì e tutti alle ore 17, quando fortunatamente molti cittadini lavorano, equivale a non avere intenzione di informare realmente la cittadinanza. E infatti la partecipazione è stata scarsa. Tutta colpa dei cittadini? Eppure, nelle offerte migliorative, la DHI ha proposto un preciso piano d’informazione che si articola in 5 anni. Un servizio ecomobile della durata (sembra) di sole 2 settimane non serve assolutamente a nulla, se non per piccoli ingombranti e RAEE, tanto più che i giorni di raccolta dei rifiuti vari coincidono con quelli del calendario della raccolta porta a porta. San Nicola è agli ultimi posti per la raccolta differenziata anche in un territorio martoriato come quello casertano. Per risollevarsi servirebbero competenza e impegno. Dopo un anno e mezzo possiamo dirlo: l’amministrazione Marotta non possiede né l’uno e né l’altro.

Movimento 5 Stelle San Nicola la Strada

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