SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una delegazione composta dal consigliere regionale della Campania Lucia Esposito, dall’avvocato Mauro Foglia e dall’associazione Antigone si è recata in visita presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Nel carcere sammaritano, attualmente ci sono 1050 detenuti, di cui 417 in alta sicurezza. Le donne detenute sono 77. “Stamane ho potuto constatare i gravi problemi riguardo l’approvvigionamento idrico nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere – ha dichiarato Lucia Esposito – un tema annoso che è presente già dalla nascita della struttura, dotata di un impianto di potabilizzazione, ma non allacciata alla infrastruttura idrica cittadina. Tutto ciò lede il diritto, dei detenuti e del personale, di fruire di acqua come gli altri cittadini, causando anche esborsi non irrilevanti per la direzione della struttura, in caso di emergenze e manutenzioni specifiche. Il Presidente della giunta regionale, tempo fa, ha siglato un accordo con il provveditorato regionale degli affari penitenziari, teso a finanziare le opere necessarie a restituire il diritto vitale all’accesso all’acqua per la popolazione detenuta nella casa circondariale sammaritana, impegnandosi al finanziamento dei lavori necessari. E‘ ora di mettere in atto ogni determinazione che possa rendere esecutiva questa disponibilità, e a questo proposito preparerò una interrogazione da presentare nel primo Consiglio Regionale utile. Ho avuto modo, inoltre, di verificare l’encomiabile impegno della direzione della casa circondariale, del personale della polizia penitenziaria, degli operatori sociali presenti. Mi riserverò, inoltre, una verifica presso l’Asl competente riguardo i servizi erogati ai detenuti con patologie psichiatriche ospitati nel plesso”. “Nel carcere è presente una sezione destinata ad accogliere i detenuti con patologie psichiatriche: al momento della visita erano presenti 20 detenuti, di cui almeno due (C. R. e G. R.) in sezione da circa un anno: è una forma di internamento contraria alle norme in materia. Auspichiamo che tali illegittimità vengano preso rimosse”. E’ quanto ha dal canto suo dichiara Mario Barone, presidente di Antigone-Campania e componente dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione.

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