Sono state approvate dalla giunta comunale, al completo durante la seduta del 23 dicembre, le linee guida per la pianificazione urbanistica del Comune (Puc) che individuano il nuovo ruolo della città di Santa Maria Capua Vetere e gli assi portanti della strategia urbana fondata su vivibilità, mobilità/accessibilità, ri.u.so (rigenerazione urbana sostenibile) e sostenibilità energetica. Quattro linee fondamentali di indirizzo strategico da cui derivano ulteriori obiettivi di carattere generale quali la città smart, la costruzione di reti, la densificazione urbana, la riduzione del consumo di suolo, l’adozione di una mobilità sostenibile alternativa e la costruzione di una rete di spazi verdi come elemento strutturante del paesaggio urbano, periurbano e rurale. “L’amministrazione comunale – hanno dichiarato il sindaco Antonio Mirra e l’assessore all’Urbanistica Nicola Leone – intende innanzitutto pervenire alla definizione del Piano urbanistico attraverso un processo partecipativo che consenta a chiunque, da qui ad un mese, di fornire i propri suggerimenti e le proprie osservazioni per la redazione di uno strumento che disegnerà la città del futuro. Un Piano che sia anche ambientalmente sostenibile perseguendo, al contempo, una serie di obiettivi che si intendono prioritari: recupero e valorizzazione del centro storico; riqualificazione della città intermedia e della periferia; sviluppo di una mobilità alternativa sostenibile; riequilibrio insediativo nel rispetto delle prescrizioni del PTCP; costruzione di una “green belt” attorno ai centri urbanizzati; housing sociale che interessi almeno il 30% delle previsioni di alloggi; sviluppo e ottimizzazione della rete commerciale e terziaria; valorizzazione del patrimonio archeologico ed architettonico; adozione di politiche di rinverdimento urbano; perseguimento di strategie atte a garantire la sicurezza degli insediamenti recependo le indicazioni del piano di protezione civile”. “L’adozione delle linee guida per il Puc – hanno sottolineato Mirra e Leone – rappresenta, da un punto di vista politico, un atto estremamente importante nei termini della pianificazione strategica di una città che si basa, ancora oggi, su principi contenuti in un Prg che risale al 1983 e quindi spesso in contraddizione con i dettami normativi e con i piani attuativi (vedi Siad)”. “A questo punto – hanno concluso Mirra e Leone – obiettivo preminente, sarà quello di presentare nell’arco di pochi mesi il nuovo preliminare di Piano sul quale adesso potranno lavorare, proprio in virtù delle linee guida adottate in giunta, il progettista ed i componenti del prossimo Ufficio di Piano”.
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