Dal prossimo due settembre i cittadini di Sant’Arpino potranno presentare istanza per ottenere il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), consistente in una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Ad illustrare l’iniziativa nei dettagli sono il sindaco Giuseppe Dell’Aversana, l’assessore alla politiche sociali Loredana Di Monte, e l’assessore alla legge 328, Salvatore Lettera. “Lo scopo dell’iniziativa- dichiarano all’unisono i tre- è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. La richiesta del beneficio va presentata, a cura di un componente del nucleo familiare residente nel Comune di Sant’Arpino, al protocollo generale comunale mediante la compilazione del modulo (predisposto dall’Inps e scaricabile dal portale comunale o comunque acquisibile presso la Casa Comunale piano terra, Sportello Attivo dalle 9.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì) con il quale, oltre a richiedere il beneficio si dovrà dichiarare il possesso di alcuni requisiti necessari per l’accesso al programma. E’ importante che il richiedente sia già in possesso di un’attestazione dell’ISEE in corso di validità al momento in cui fa la domanda per il SIA. Per beneficiare della misura il richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o residente in Italia da almeno 2 anni. Nel nucleo familiare vi deve essere la presenza di almeno un componente minorenne o di un figlio disabile, ovvero di una donna in stato di gravidanza accertata. Requisito economico è un ISEE inferiore o uguale a 3 mila euro. Il nucleo familiare non deve beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti: il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere, comunque, inferiore a 600 Euro mensili. Il nucleo familiare non deve essere beneficiario di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. Ad esempio non può accedere al SIA chi è già beneficiario della NASPI, dell’ASDI o altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. I richiedenti non debbono essere in possesso di beni durevoli di valore: nessun componente deve, dunque, possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda. Le domande saranno inoltrate all’INPS che le esaminerà. Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA). Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Con la Carta, inoltre, si può accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata, a condizione di aver compilato l’apposita sezione presente nel modulo di domanda. Non sarà possibile prelevare contanti o ricaricare la Carta. Le Carte vengono rilasciate da Poste con la disponibilità finanziaria relativa al primo bimestre, determinata in base alla numerosità del nucleo familiare: Il valore mensile- concludono Dell’Aversanamì, Di Monte e Lettera- della carta SIA sarà calcolato sulla base della numerosità del nucleo, e per 1 membro è di € 80,00; per 2 membri è di € 160,00; per 3 membri è di € 240,00; per 4 membri è € 320,00; per 5 o più membri è € 400,00. Ogni Carta avrà un codice personale (PIN) che verrà inviato da Poste direttamente a casa del beneficiario”.

 

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