Di seguito si riporta il testo di un volantino dal titolo “In fuga davanti al confronto!” a firma del “Comitato cittadino anti-Iap per la difesa dei diritti dei contribuenti santarpinesi”, in distribuzione in queste ore, con cui si risponde al comunicato dell’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino che ha rifiutato la richiesta di pubblico confronto così come richiesto dal medesimo Comitato. “Di fronte alla nostra richiesta di confronto pubblico gli amministratori comunali hanno risposto: NO! Una sconfitta per la democrazia e la trasparenza. Con nota scritta su carta intestata del Comune oltre a rifiutare il confronto pubblico con il Comitato, hanno offeso un semplice cittadino attraverso l’Istituzione Comunale. Da prepotenti utilizzano un bene comune come se fosse la bacheca della pagina facebook o il volantino di una parte politica, mostrando la mancanza di conoscenza delle più elementari norme del diritto e del buon gusto. Ignoranti e barbari non sanno che il comune rappresenta la comunità intera e non una parte. La pagheranno per questi abusi e per lo sperpero di denaro pubblico. La giustizia è lenta ma arriva alla meta. Sono fuggiti davanti al confronto ma non potranno fuggire davanti alle loro responsabilità. Hanno fatto questa figuraccia, poiché sanno bene che l’avviso TARI 2014 è falso e che i commercianti sono stati massacrati, sanno bene che il suppletivo TARSU 2011, emblema della loro incapacità amministrativa, è illegittimo, come sanno bene che la I.A.P. s.r.l. è un’azienda inutile che costa oltre 400 mila euro all’anno alle tasche dei cittadini. Sanno bene che non possono reggere il confronto nel merito. A causa della loro inerzia e del loro silenzio, i cittadini hanno avanzato richiesta di accertamento con adesione nella speranza che interrompendo per 90 giorni il pagamento, arrivi una risposta. Se passati i 90 giorni questi vigliacchi non risponderanno purtroppo bisogna pagare. Per colpa loro, anche se l’avviso è illegittimo ed esoso, i cittadini dovranno pagare oppure fare ricorso alla commissione tributaria provinciale per vedersi riconosciuto un diritto sacrosanto. Noi abbiamo fatto il nostro dovere in maniera democratica e trasparente, loro nel silenzio sono scappati e nel mentre hanno predisposto l’arrivo di un altro ruolo suppletivo…quello TARES 2013!”.