CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Sel sui laboratori di quartiere. Come già illustrato nella conferenza stampa tenutasi nella Casa Delle Associazioni in via G. M. Bosco a Caserta qualche giorno fa, la manifestazione “Laboratori di Quartiere” si propone di sperimentare su basi scientifiche la possibilità di creare un rapporto a tutto campo tra cittadini, associazioni, partiti politici, esponenti del mondo culturale legati al territorio, insieme in un programma articolato, per dare risposte in ordine ai problemi di lavoro, cultura e del vivere civile, fuori dalla banalità con cui vengono affrontati dalle amministrazioni i problemi delle periferie. Abbiamo sempre evidenziato la volontà di rappresentare come circolo SEL P.Neruda di Caserta uno spazio di democrazia aperto, disponibile a dialogare con chiunque ne manifestasse la volontà, tra gli altri l’ ing. Elia Calabrò ha accolto l’invito e ci ha presentato la sua idea, trovando la piena collaborazione del circolo, per la sua realizzazione.
Si è andato così articolando un gruppo che comprende: Francesco Egido referente di SEL., il sig, Gennaro Amoriello (presidente del comitato di quartiere Parco Vanvitelli), Mena Moretta (presidente del comitato “Acqua Bene Comune”), Francesco Apperti, (del coordinamento mobilità e consigliere comunale), Vincenzo Gazzillo (della Casa delle Associazioni), il prof. Marco Sorerntino, la Società Fotografica Casertana, il gruppo musicale dei “LAIN”, l’attore “Peppe Romano, che ha consentito di organizzare la manifestazione.
Questa manifestazione è una sperimentazione sociale ma anche politica, in un contesto che si dimostra sempre più distante da partiti e istituzioni, ritenuti responsabili di averci precipitato nella peggiore crisi economica e sociale della storia repubblicana.
D’altro canto, va però registrato che il proliferare di comitati e associazioni, nati in risposta a questa vera e propria emergenza istituzionale, come surrogato alla incapacità politica, non riesce ad essere incisivo nelle scelte politico-amministrative, ancora legate ad interessi parziali e finalizzati alla ricerca del consenso fine a se stesso, piuttosto che al bene delle comunità.
Convinti che “La buona politica” è una pratica possibile, che alla fine, come è si esprime la stessa Costituzione, sono i partiti che organizzano i cittadini per condizionare la politica, diviene indispensabile ricucire lo strappo, reso evidente dall’enorme percentuale di astensioni che si continua registrare ad ogni tornata elettorale.
Questa manifestazione vuole essere nella nostra città, angustiata da disinteresse amministrativo, crisi economica e lacerazioni sociali un piccolo tentativo per riportare la politica tra i rioni e le periferie, con iniziative di partecipazione e coinvolgimento attivo dei cittadini, per discutere di problemi, ma anche di soluzioni in un contesto aperto e disponibile.
La manifestazione si terrà nel rione Vanvitelli per tutto il corso delle giornate di Sabato 22 e domenica 23 giugno.