CASERTA. “Si apprende da notizie di stampa che la Dda di Napoli ha posto sotto sequestro tutti i distributori di carburante facenti capo alla famiglia Cosentino. La vastità e la portata economica del provvedimento cautelare, rispetto all’impianto accusatorio – l’autorizzazione di un distributore di benzina in un Comune del Casertano, autorizzato dopo ben tre sentenze favorevoli del Tar e del Consiglio di Stato (tribunali aditi a seguito di un contenzioso con un imprenditore concorrente del luogo) – evidenzia chiaramente che si tratta di un altro colpo di teatro posto in atto dagli inquirenti ancora alla ricerca, dopo anni di indagini e di processi, di elementi fattuali, concreti e verificati, che possano accreditare il loro teorema accusatorio”. Così, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, ma eletto in Campania nelle file del Pdf-Fi. “Nei secoli bui del Medio Evo – aggiunge D’Anna – il presunto reo veniva sottoposto a varie vessazioni, fisiche e morali, perché confessasse. A quanto pare il sistema è, nella sostanza, ancora vigente e, nel caso Cosentino, viene utilizzato con la vessazione della galera preventiva e le difficoltà economiche conseguenti al sequestro dei beni”.

 

 

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