Ancora un forte sollecito alla Regione Campania firmato dal sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, guida del Comune capofila dell’Ambito Sociale C4, in accordo con gli altri sindaci del Coordinamento Istituzionale di cui è Presidente. Una diffida all’Ente regionale che ha ormai accumulato un lungo ritardo nell’erogazione delle risorse necessarie al buon prosieguo dei servizi sociosanitari sul territorio. Nonostante infatti la Regione abbia da tempo ricevuto dal Governo le risorse del Fondo per la non autosufficienza e del Fondo Nazionale Politiche Sociali, ad oggi non ha ancora provveduto a effettuare le liquidazioni dei fondi destinati al pagamento dei servizi sociali integrati già resi negli anni 2011, 2012, 2013 e 2014, relativi sia all’Ambito C4 che al precedente ex C6. Una condizione di precarietà preoccupante per una corretta erogazione dei servizi alle fasce più deboli della popolazione, servizi che dal gennaio 2015 sono già stati messi profondamente a rischio visto che il Comune di Piedimonte Matese, quale capofila, ha accumulato un ritardo di 15 mensilità nella liquidazione dei corrispettivi maturati da operatori e cooperative, e visto pure che a causa dei mancati pagamenti regionali l’Ambito C4 ha dovuto con grande rammarico, e nell’indifferenza dell’Amministrazione regionale, interrompere tutti i servizi sociali rivolti alle fasce più bisognose dei cittadini, tra cui l’assistenza domiciliare sociale ad anziani e disabili, servizio di trasporto sociale ai cittadini con disabilità, servizio sociale professionale, centro sociale polifunzionale, prestazioni sociosanitarie residenziali e diurne. In più occasioni il primo cittadino di Piedimonte si è visto costretto a sollecitare la Regione a provvedere al pagamento delle somme dovute, con l’ultima nota inviata lo scorso settembre. L’indifferenza dell’Ente regionale ha spinto adesso Vincenzo Cappello a muovere una diffida alla Regione a liquidare immediatamente all’Ambito territoriale ex C6 e al nuovo C4 tutte le risorse dovute (un totale di 2.565.835,47 euro), con espressa avvertenza che non provvedendo entro 15 giorni dal ricevimento del documento, si procederà al recupero coattivo delle somme, con addebito di interessi legali e spese. I servizi sociali, si legge nella nota inviata al presidente Stefano Caldoro, meritano un’attenzione ed un rilievo prioritario nelle scelte programmatiche di una Regione che deve rivolgere la propria attenzione alle fasce più deboli della popolazione in un momento di forte crisi economica. “Già lo scorso novembre è stata inoltrata una diffida in Regione, nella quale il Coordinamento Istituzionale anticipava che un ulteriore ritardo nel liquidare le risorse avrebbe comportato un’interruzione dei servizi dell’Ambito. Tante le rassicurazioni ricevute durante i passati incontri in Prefettura e Regione, senza però alcun seguito concreto. E’ deludente constatare come l’indifferenza del presidente Caldoro e delle istituzioni di competenza stia comportando pesanti ricadute sui servizi sociali, e dunque sui cittadini bisognosi”. Questo il commento di Vincenzo Cappello che assieme ai colleghi sindaci del Coordinamento sta pensando a una protesta da attuare presso la sede dell’Ente Regione e Prefettura. “Il 2015 si è purtroppo aperto senza buone prospettive per i servizi sociali, e le nuove norme introdotte in materia di Bilancio rendono ancora più urgente un intervento regionale anche per quanto riguarda la definizione del Piano di zona”.