“Possiamo solo immaginare la fatica che si cela dietro la scelta di andare oltre al proprio dolore per trasformare una tragedia indicibile, come la perdita di un proprio caro, in denuncia, azione, impegno civico.”.

Così l’On. Pina Picierno intervenendo ieri alla Camera dei Deputati sulla proposta di legge di cui è prima firmataria, volta a favorire la testimonianza e la conservazione della memoria storica sui fatti di mafia e terrorismo, che sarà approvata in tempi brevissimi come assicurano il Presidente della Commissione Affari Costituzionali e il relatore Tassone.

In linee generali la proposta di legge prevede la possibilità per i familiari delle vittime innocenti compiuti anche all’estero che coinvolgano cittadini italiani, nonché i loro familiari, di richiedere al Ministero dell’interno un attestato di « testimone della memoria storica»e la possibilità di dedicare almeno 150 ore annue retribuite, dunque senza ostacoli in ambito lavorativo e professionale, ad attività formative e di testimonianza delle loro storie, in nome di una memoria collettiva di ciò che è stato, di ciò che è, di ciò che non dovrà più essere.

“Le mafie ingrassano dove i legami sociali sono allentati, sono forti dove la persona viene violata e crescono, sempre, nella scarsa conoscenza dei fenomeni malavitosi. Lo strumento più prezioso che abbiamo per batterle è il racconto della verità. Perché finchè i boss saranno percepiti come persone che tutto sommato non fanno niente di male, non cambierà mai nulla. Quando invece tutti capiranno che si tratta di bestie senza scrupoli, pronti a tutto per raggiungere i loro interessi, allora avremo vinto. Ecco perché credo che l’approvazione di una proposta di legge che abbia come pilastri fondamentali l’impegno e la memoria sia importante. Sostenere i “testimoni della memoria e della verità” è uno strumento efficacissimo di lotta alla criminalità organizzata. Forse il più efficace che abbiamo” conclude Picierno.

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