A distanza di una decina di giorni dall’ultima seduta del civico consesso, il consigliere comunale Giancarlo L’Arco torna su uno degli argomenti più sentiti e partecipati che hanno trovato ampia discussione nel corso del dibattito politico svoltosi nell’aula consiliare del municipio. “Finalmente il comune di Sparanise ha messo la parola fine all’annosa vicenda del nicchiaio sociale. Una situazione insopportabile sia da un punto di vista politico che giuridico, che io e gli altri amici della mia amministrazione, primi fra tutti l’assessore Armando Giramma e l’allora consigliere comunale delegato al cimitero, Roberto Mandara, abbiamo iniziato nel lontano 2009. Una battaglia doverosa iniziata e combattuta solo ed esclusivamente per il bene dei cittadini che per troppo tempo sono stati privati di un bene che doveva essere pubblico e quindi accessibile facilmente a tutti. Quando dico facilmente, mi riferisco anche al regime tariffario per l’acquisto dei loculi sul quale, una volta per tutte, è opportuno fare chiarezza. Ho scelto di votare a favore della proposta di transazione avanzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Martiello, con coscienza e senso del dovere. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi possibili, non riesco a comprendere la posizione assunta dal consigliere anziano Vitaliano Ferrara, capogruppo facente funzione di Uniti per Sparanise, di non partecipare ad una votazione cosi importante proprio per quel gruppo che adesso lui rappresenta, che sette anni fa iniziò tale battaglia. Ora, attraverso la transazione proposta dall’amministrazione del sindaco Martiello, la vicenda arriva alla giusta conclusione. In qualità di socio fondatore e di rappresentante più volte eletto di Uniti per Sparanise, trovo politicamente inaccettabile ed ingiustificabile tale atteggiamento. In nome di cosa si è capogruppo in consiglio comunale di Uniti per Sparanise se poi ci si allontana all’atto della votazione che conclude un iter avviato proprio da quel gruppo che si rappresenta, cioè Uniti per Sparanise ? Personalmente – conclude L’Arco – prendo le distanze da un comportamento simile che politicamente non mi appartiene. Quando si vota per il bene dei cittadini di Sparanise bisogna avere il coraggio di metterci la faccia e di votare a prescindere dallo scranno che si occupa in assise e, a maggior ragione, bisogna farlo perché quell’atto è espressione politica del tuo gruppo”.