Ormai anche nel comune atellano si è nel pieno del clima da campagna elettaorlae. Il ruolo dello sfidante in questa tornata spetterà alla coalizione di “Succivo Viva”, guidata da Gianni Colella. E l’ex consigliere comunale nel descrivere la genesi di tale formazione non esita a sottolineare come “Succivo Viva nasca dall’incontro di forze politiche ed esponenti della società civile delusi dall’Amministrazione Tinto. Il nostro gruppo, nato 5 anni fa, si è arricchito ulteriormente nel tempo con esponenti dell’Associazione politico-culturale ” Laboratorio Succivese” ed esponenti della società civile, donne e uomini che non hanno mai amministrato”: Colella sembra essere particolarmente orgoglioso dei propri compagni di viaggio definendoli “persone capaci, impegnati nel sociale e professionisti seri che intendono partecipare ad un progetto collettivo per Succivo, che hanno deciso di intraprendere con noi un cammino che si propone di dare una svolta epocale a Succivo”. E per Colella tale cambiamento non può non partire dal “recuperare il rapporto di fiducia e di stima con ogni singolo cittadino, riportando i succivesi al centro del dibattito politico. I cittadini non debbono essere più solamente delle semplici comparse, ma degli attori che insieme alle vari formazioni sociali debbono rappresentare il punto focale dell’azione del nuovo governo cittadino”. Parlando dell’esperienza del sindaco Tinto, Colella la definisce “una grande delusione completa. Le promesse di Primavera Succivese sono state tutte disattese (Unione dei Comuni, Parco Agricolo Atellano, Centro di Eccellenza per Teverolaccio, Area Montegrappa, PIP, Corso Umberto I, Campo sportivo, e così via): basta rileggersi il programma presentato nella scorsa campagna elettorale per avere la dimostrazione di un fallimento completo”. E dalla critica alla proposta il passo è breve. “Le nostre priorità sono contenute in un programma condiviso con i cittadini e basato su proposte concrete e realizzabili da individuare partendo da alcuni principi sui quali non faremo sconti. Primi fra tutti quelli della trasparenza e della partecipazione alle scelte amministrative. Partendo da tali fondamento metteremo al centro della nostra azione la scuola, l’unico vero investimento sulla cultura; l’ambiente per uscire definitivamente dalla “Terra dei Fuochi”; l’attenzione per le fasce sociali più bisognose di aiuto; lo sviluppo economico puntando sulle attività imprenditoriali e commerciali locali; la riduzione dei tributi locali con la chiusura del dissesto; la gestione pubblica degli immobili comunali (Casale di Teverolaccio, Casa delle Arti); il rifacimento del corso Umberto I, la riqualificazione della piazza IV Novembre e delle strade urbane; gli interventi sulle periferie”.