GRICIGNANO – Andrea Aquilante è davvero un “animale raro” (senza offesa per gli animali). Il vicesindaco di Gricignano non ne azzecca una. E’ il Tafazzi degli amministratori locali. Uno che i guai se li va a cercare. Rispetto a lui Fantozzi è l’uomo più in gamba del mondo. Ogni giorno ci regala delle checche, pardon chicche, esilaranti. Nella sua ormai proverbiale goffaggine è stupefacente (in tutti i sensi). Insuperabile. Ineguagliabile. Insomma, Aquilante non finisce mai di stupire (in peggio).
L’ultima gag di cui si è reso protagonista riguarda la vicenda degli alloggi esterni all’insediamento Us Navy. Il vicesindaco che, per sfortuna dei gricignanesi, è anche assessore all’Urbanistica ha strizzato l’occhio all’amministrazione comunale di Napoli per la vendita degli immobili esterni alla cittadella americana. Il tutto nella massima segretezza. Tomo tomo cacchio cacchio, Aquilante ha inviato lo scorso 19 marzo una missiva al Comune di Napoli che di fatto ha aperto la trattativa con la giunta De Magistris. Non a caso il 15 maggio il vicesindaco Tommaso Sodano ha invitato gli amministratori di Gricignano ad un incontro per discutere i termini della questione.
In ballo (ma nessuno lo ammette) c’è il trasferimento in massa di un migliaio di persone che attualmente vivono nelle celebri “Vele” di Scampia, ambito quartiere chic di Napoli, divenuto negli anni una delle principali “piazze dello spaccio” d’Europa. Un fiore all’occhiello per tutta la Campania. I riveriti signori di Scampia dovrebbero trasferirsi nei 150 appartamenti rimasti invenduti, su un totale di circa 400 alloggi costruiti in diritto di superficie dalla società “Gricignano 7” (famiglia Coppola, per intenderci). La compravendita avverrebbe attraverso la cessione dei suoli, quindi con la trasformazione del diritto di superfice in diritto di proprietà.
Nel febbraio del 2012 fu proprio il sindaco De Magistris ad annunciare che il Comune di Napoli, nell’ambito dell’edilizia popolare, aveva messo in cantiere il trasferimento di 150 famiglie nelle abitazioni in località Boscariello. Insomma, a Gricignano nascerebbe una sorta di Scampia 2. Sul piatto la giunta della città capoluogo ha messo un bel gruzzoletto: circa 33 milioni di euro, di cui 30 andrebbero alla “Gricignano 7” e 3 al Comune di Gricignano. Conti alla mano, ogni appartamento verrebbe pagato 200mila euro (30 milioni diviso 150 alloggi). Cifre che vanno ben oltre il valore di mercato, sia per la zona dove si trovano le abitazioni, sia per i nuovi (s)graditi residenti.
Qualcosa non torna, insomma. Anche perché Aquilante ha cercato in tutti i modi di tenere le “carte coperte”. E solo grazie all’opposizione e ad alcune associazioni locali è venuto a galla che ha giocato sporco. Il vicesindaco ha sempre negato di aver contattato il Comune di Napoli. Ma dopo essere stato colto con le mani nella marmellata, pochi giorni fa, ha pubblicato su Facebook (cose da pazzi) la lettera a sua firma inviata all’amministrazione della città capoluogo lo scorso 19 marzo per dimostrare che ha agito nella massima trasparenza. Ma a chi vuole darla a bere? È ormai chiaro a tutti che l’architetto Aquilante, che non ha avuto una brillante carriera professionale, per riscattarsi vorrebbe “costruire” Scampia 2 a Gricignano.
Forse sarebbe un bene (per i cittadini) se si limitasse a fare il “facebookkino”. È la cosa che gli viene meglio.
Mario De Michele