MONDRAGONE – “Proviamo un senso di profonda indignazione, soprattutto per coloro che da sempre credono nei valori delle idee sane della Politica come servizio esclusivo a favore della Comunità – afferma lapidario Antonio Taglialatela – Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, nel revocare le dimissioni, il consigliere provinciale, sindaco Giovanni Schiappa, con la complicità dei tre consiglieri comunali del Pd, ha messo in atto un vero e proprio furto della Democrazia. Abbiamo preferito attendere qualche giorno per cercare di capire meglio ciò che stava accadendo e soprattutto ascoltare la Città.

In giro c’è un profondo senso di rassegnazione, vive un malessere strutturale verso ogni forma di Politica e di Istituzione. Traditi e abbandonati, sentimenti condivisibili, soprattutto a distanza di un solo anno dalle elezioni amministrative che vedono il Sindaco Schiappa e parte della sua maggioranza di centrodestra ricevere mandato pieno già al primo turno elettorale.

La Città è tradita e abbandonata, in un anno la maggioranza non ha lasciato traccia di sé: basti pensare al piano spiaggia non realizzato, ai servizi comunali inefficienti, alla mancata riqualificazione del depuratore, alle promesse non mantenute sul mercato ortofrutticolo, all’aumento dei canoni di depurazione e smaltimento delle acque reflue, all’inoltro degli avvisi illegittimi di accertamento Tarsu, al poco rispetto del ruolo delle Istituzioni con conseguente chiusura dell’intera giunta dal dibattito democratico cittadino .

Ancora una volta Mondragone è alla ribalta per cattive notizie, i cittadini continuano a subire decisioni dettate dalle perenni logiche familistiche e clientelari.

Il Sindaco abbia il coraggio di presentarsi in Consiglio Comunale, illustrare i punti del presunto patto programmatico. Dal nostro punto di vista, ribadiamo nuovamente la nostra totale sfiducia.

Continuiamo a credere ad una politica che sia al servizio dei cittadini, la quale non si esaurisca in sterili faide interne, lotte di potere tra i soliti personaggi di sempre i quali ormai hanno fatto il loro tempo. La Città precipita sempre più verso un vuoto di potere e un futuro senza speranza”.

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