Primo in graduatoria per l’assegnazione dei terreni precedentemente appartenuti alla camorra, è risultato il consorzio di cooperative sociali Nco. A partecipare al bando, che inizialmente era andato deserto, sono stati in quattro.  Oltre ad Nco, anche l’associazione Melagrana di San Felice a Cancello, la cooperativa “N’ata terra” di Caserta e Melamia di Napoli, esclusa quest’ ultima per mancanza di requisiti. La consigliera delegata ai beni confiscati, Adele Passaretti, esprime “grande soddisfazione per un traguardo raggiunto dall’intera comunità”. “Sono contenta che si sia attuato il percorso in tempi brevi e che abbiano partecipato diverse realtà al bando, questa è la prova- commenta Passaretti- che l’amore per la propria terra cresce e che i cittadini sono sempre più disposti a mettersi in gioco per ripristinare la legalità”. Passaretti ringrazia il funzionario e i dipendenti comunali che “hanno lavorato bene e consentito che l’iter si svolgesse nel migliore dei modi”. A rendere speciale il traguardo anche il coinvolgimento del territorio, visto che alla cordata di cooperative che sarà aggiudicataria dei beni si affianca anche l’associazione Mille scopi + 1. “ Il coinvolgimento dell’ associazione costituita da giovani del posto che da anni hanno acceso i riflettori sui terreni di Pugliano – commenta la consigliera- costituisce una bellissima notizia e sono certa che i ragazzi, ancora meglio di prima, lavoreranno per garantire il riutilizzo sociale dei beni confiscati”. Quali adesso i prossimi passi? “ Sarà analizzata la graduatoria stilata dalla commissione tecnica da parte del tavolo permanente per i beni confiscati che in questi mesi si è riunito varie volte per portare avanti il percorso e poi – annuncia Passaretti- ci sarà l’affidamento ufficiale in consiglio comunale, con la firma della concessione”. Bisogna fare in fretta. “ Ci aspetta la raccolta delle noccioline”, fa sapere infatti la consigliera che ad Nco, a nome suo e di tutta l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Di Benedetto, augura “ una buona strada nel cammino comune che vedrà società civile e istituzioni camminare fianco a fianco”.

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