SAN NICOLA LA STRADA – La gestione del teatro comunale “Plauto”, o per meglio dire, alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco Pasquale Delli Paoli, hanno alzato il tono della polemica su una struttura costruita con i soldi della collettività

che l’Amministrazione comunale, alla pari della piscina e del tennis club, vuole dare ai privati, senza tenere conto che ogni mese il Comune versa alla Cassa Depositi e Prestiti un mutuo di 20.000 euro mensili, a fronte di un eventuale introito di 40.000 euro annui, tanto dovrà sborsare al Comune il privato che si aggiudicherà il secondo bando emesso dal sindaco Delli Paoli e che scadrà il prossimo 17 settembre. Sono sempre più numerosi i consiglieri comunali che sono contrari all’affidamento ai privati delle strutture culturali e sportive di proprietà del comune di San Nicola La Strada.

Secondo il sindaco Delli Paolo, l’affidamento ai privati anche dei campi di calcio è un passo obbligato, in quanto l’ente di Piazza Municipio non ha il personale da adibire a tali strutture. A questo punto una domanda sorge spontanea: “Se le condizioni attuali sono le stesse di quando l’ex sindaco Angelo Antonio Pascariello le progettò e le portò a compimento, perché sono state costruite con i soldi dei cittadini sannicolesi, quando già tutti sapevano che il Comune non aveva mezzi propri per gestire tali strutture?”. Sulla vicenda è intervenuto anche il direttivo di Grande Sud, guidato da Pierluigi Schiavone, che ha evidenziato in una nota espressa dal portavoce locale Alan Giovanni Improta durante l’ultima assemblea, tutta la propria contrarietà.

“Se le parole del Sindaco Delli Paoli pubblicate sulla stampa fossero confermate” – ha scritto nella nota il portavoce Alan Improta – “ci troveremmo di fronte ad un grave errore di gestione imprenditoriale. Bisogna essere sempre cauti con le dichiarazioni pubbliche, soprattutto quando hanno in oggetto l’economia e le sorti del bilancio comunale. Secondo le parole del primo cittadino, nel caso in cui non pervenissero offerte relative al bando per la gestione del Teatro Plauto, allora coinvolgerà tutta la maggioranza ed il Consiglio comunale nella sua interezza affinché lo autorizzi ad un affidamento temporaneo di uno o due anni. Queste parole” – secondo Grande Sud – “a nostro avviso non fanno altro che scoraggiare imprenditori ed addetti locali nel proporre effettivamente un’offerta. Infatti, anche il più interessato (con un buon progetto) non presenterebbe mai un’offerta sapendo di poter avere un affidamento gratuito nel caso di una gara senza concorrenti. Poiché siamo abituati a vedere molti episodi grigi nell’ultimo anno da parte di questa amministrazione, vorremmo sperare che almeno per il Teatro Comunale” – conclude la nota – “vengano utilizzati criteri d’assegnazione consoni alle leggi di mercato. Se Delli Paoli si ritiene un bravo uomo d’azienda, sicuramente comprenderà la pericolosità delle frasi pubblicate dalla stampa e delle possibili influenze sul bando. Invitiamo, quindi, il primo cittadino a chiarire quanto pubblicato sulla stampa”.

Nunzio De Pinto

 

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