SAN NICOLA LA STRADA – “Partecipiamo al Prefetto di Caserta, al Presidente della Provincia, al Sindaco di San Nicola la Strada, al Comando dei Carabinieri, ed a tutti i cittadini del nostro Comune, nonché agli organi di stampa, ai siti Web, le seguenti osservazioni su “la bozza di contratto allegata alla delibera di giunta comunale n. 21 del 7 febbraio 2013, di concessione del servizio di gestione del teatro Plauto”.
È quanto denuncia pubblicamente il Comitato Cittadino “San Nicola – Città Partecipata”, di cui è Presidente Domenico Pennino relativamente alla gestione del teatro comunale che, secondo la segreteria del Comitato “è stata praticamente regalata”. “È inutile dire che un’amministrazione eletta deve operare nell’interesse di tutti i cittadini” – inizia così la pubblica denuncia del Comitato – “In questi giorni si è sbandierato da più parti che finalmente il teatro Plauto è stato dato in gestione. Alcune premesse: 1°) dalla realizzazione ad oggi è trascorso un tempo immemore e sono stati fatti diversi tentativi di affido non andati a buon fine; 2°) Il teatro è comunale ed i cittadini pagano una rata del mutuo richiesto per la sua realizzazione per una cifra di circa 200.000 euro annui. Quando si pubblicizza sui quotidiani e sul web un atto dell’Amministrazione, bisognerebbe esporre tutto l’operato in merito all’argomento in oggetto, non solo l’intestazione di un titolo dove si legge semplicemente che “è stato finalmente dato in gestione il teatro”; i cittadini vorrebbero anche conoscere come lo si è affidato ed a chi. Ecco perché procediamo ad una semplice elencazione di tutte le contraddizioni presenti nella bozza di affido: ve ne fosse una a favore dei cittadini di San Nicola che hanno pagato e stanno scontando il mutuo annuale: si concede in gestione non solo la struttura del teatro con tutte le pertinenze annesse ma anche l’area parcheggio, per intenderci meglio tutto lo spazio dove si svolge la fiera settimanale, senza limitazione d’utilizzo e d’esercizio; la durata di gestione è di anni dieci; la gestione è in totale autonomia ed il gestore può subaffittare a terzi non solo il teatro ma anche l’area parcheggio per eventuali spettacoli all’aperto; all’amministrazione sono riservati solo 24 utilizzi l’anno e solo di natura didattica e mai nei giorni di venerdì, sabato, domenica e lunedì; in qualsiasi caso non si potranno intralciare le attività programmate dal gestore che prevedono semplicemente un minimo di otto spettacoli annuali; Tutto questo per un canone di locazione di 15.000 euro annui in associazione ad altri 25.000 euro annui di pubblicità atti a promuovere le iniziative nelle forme che il gestore ritiene più congrue (verosimilmente per i propri interessi). La cosa notevole del contratto è inoltre che il gestore decurterà dal canone di affitto tutte le spese sostenute per effettuazione di lavori necessari per il funzionamento del teatro. A ben vedere stiamo dando in gestione gratuita il teatro; il comune dovrà fornire al gestore nr. 100 impianti di pubblica affissione di cm. 100×140 e nr. 20 impianti del formato 400×100 ed inoltre nr. 50 insegne stradali del formato 100×20 da realizzarsi secondo una mappa ed un modello fornito dal gestore. Piccola considerazione: oltre alle spese per la realizzazione di questa cartellonistica pubblicitaria e non, si tenga presente che il semplice canone di affitto mensile di un cartello pubblicitario di cm.100×140 si aggira intorno a 36 euro. I conteggi totali di mancati introiti potete ricavarli da soli. Allora rileggendo questo capoverso si deve ipotizzare che le nostre prime considerazioni erano erronee: la gestione non solo è gratuita, ma onerosa per le casse comunali; Il gestore in totale autonomia può consentire l’utilizzo del teatro a terzi; la ditta concessionaria ha la gestione del servizio dell’area parcheggio; la ditta si impegna riservare a favore dell’amministrazione comunale un numero massimo di 45 ingressi per ogni spettacolo. (chi usufruirà gli eventuali ingressi gratuiti?); il gestore può esercitare in totale autonomia organizzativa l’attività di distribuzione di bevande e generi alimentari, anche a mezzo terzi, presso il locale adibito a bar; il comune autorizza fin da ora lo svolgimento di attività di pubblico spettacolo all’interno dell’area parcheggio; nessun costo sarà sostenuto dal concessionario per il servizio TIA/TARES; A titolo di cauzione, viene richiesta al gestore una “polizza fideiussoria pari al 10% dell’importo contrattuale”. Ciò significa che la cauzione per la gestione di un immobile del valore di circa 2 milioni di euro ammonta a soli 4 mila euro l’anno!; sottoscrizione di polizza assicurativa contro il rischio di incendi per un valore dell’immobile di solo 500.000 euro, ben al di sotto del valore reale della struttura; polizza assicurativa dello stesso valore per responsabilità civile per danni arrecati a terzi; per comprendere meglio, ben al di sotto dei rischi che un automobilista qualsiasi paga per responsabilità civile contro terzi. Ben ultima e non meno clamorosa la istituzione di una penale irrisoria (tra 12 e 40 euro al giorno) che il gestore dovrebbe eventualmente versare al comune nel mancato rispetto delle clausole contrattuali. Questo non è altro che il mero elenco della sciagurata bozza di contratto che il comune sta per firmare con il rappresentante della società s.r.l. Foyer ( chi sono costoro?).
Nunzio De Pinto