“Siamo sicuri del nostro operato e non temiamo nulla. Anzi le porte del Comune sono aperte ad ogni tipo di controllo, ci sentiremo ancora più tutelati”. Così ha commentato Tommaso Barbato, sindaco di Teverola, il blitz dei carabinieri e agenti della Finanza all’Ente. Le forze dell’ordine sono giunte agli uffici comunali in due occasioni: lo scorso 5 settembre, data in cui il primo cittadino e l’assessore all’Ambiente Fattore si trovavano a Roma al Ministero per l’importante tavolo tecnico sul tema Terra dei fuochi, e ieri 12 settembre, data in cui avrebbero verbalizzato l’operazione. Da alcune indiscrezioni avrebbero requisito alcuni documenti all’ufficio tecnico e ai servizi sociali quali determine in materia ambientale, concessioni edilizie e atti riguardanti contributi economici per famiglie disagiate. Non è certo se abbiano preso ulteriori documenti anche nell’ultima incursione.
“Sono sereno. Siamo da pochi mesi alla guida del Comune e abbiamo fatto tutto a norma di legge. Quindi credo siano accertamenti che partono da lontano”. Il primo cittadino non teme l’attività di ispezione delle ultime settimane. Probabilmente l’operato dei carabinieri è da ricondurre alle attività amministrative degli anni precedenti in cui erano stati sindaci Biagio Lusini e Dario Di Matteo, attuali consiglieri di minoranza. “Inoltre siamo impegnati a risanare le notevoli mancanze trovate al nostro insediamento. Stiamo lavorando incessantemente a questo in maniera trasparente. E in quest’ottica ben vengano tutte le attività di accertamento”. Barbato si è mostrato sicuro di sé e ha colto l’occasione per rimarcare l’impegno della sua maggioranza per rispettare gli impegni presi durante la passata campagna elettorale.
Valentina Piermalese