Dopo la nota congiunta a firma delle Organizzazioni Sindacali casertane, Filt Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl, il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero, ha inteso depositare una nuova interrogazione urgente sulle questioni che attengono il settore dei Trasporti pubblici locali, sollecitando, oltremodo, lo sblocco immediato delle risorse economiche destinate ai servizi regolarmente effettuati dalle aziende di trasporto con i sacrifici compiuti dai Lavoratori, ben considerando che gli stessi non percepiscono il loro salario dal lontano mese di giugno 2013.

“Corse annullate o puntualmente annullate, furti di rame lungo il tracciato della linea Napoli-Roma e via Napoli-Caserta, lavoratori che non percepiscono regolarmene il loro stipendio, dove vogliamo arrivare ? Si domanda il capogruppo regionale del Pse, alla luce della nuova interrogazione presentata all’attenzione dell’Assessore Regionale, On.le Sergio Vetrella.

 

Possiamo solo prendere atto dell’indecenza politica dell’Assessore regionale Vetrella che sulla questione trasporti se ne è letteralmente scappato a piedi: sono le sue tutte le responsabilità del fallimento dell’intero comparto regionale.

Nel frattempo sono sempre più abbandonati i pendolari e gli studenti, i quali, oramai, ricorrono al noleggio di bus privati per giungere a Scuola. La drammaticità della situazione richiede decisioni puntuali e tempestive, nell’immediato chiediamo il rispetto dei tempi, contrattualmente previsti, per lo sblocco delle risorse a favore dei servizi che i lavoratori hanno regolarmente effettuato.

Al Presidente Caldoro chiediamo la rimozione di quei responsabili della gestione politica e manageriale che hanno prodotto questa paralisi, le cui ripercussioni si sono riversate interamente sulla collettività e sui lavoratori. Tra i tanti fronti che richiedono interventi urgenti per il riequilibrio industriale, il trasporto pubblico locale meriterebbe maggiore attenzione. Scelte chiare e precise rispetto la qualità della mobilità nelle nostre realtà territoriali. Al Governo e alla politica nazionale chiediamo di pensare meno all’alta velocità e affrontare con urgenza e concretezza i singoli casi regionali. Tuttavia, senza un visione d’insieme e senza politiche coordinate di intervento, si rischia solo di non affrontare e risolvere, per competenza, la questione”.

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