Collaborazione istituzionale tra il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano e l’Autorità Nazionale Anticorruzione sulle diverse attività poste in essere dall’Ente consortile che, presto, si avvarrà dell’apporto costante dell’Anac nello svolgimento delle azioni inerenti la recente normativa sulla trasparenza e sull’anticorruzione. A seguito della deliberazione adottata nell’ultima seduta dalla Deputazione Amministrativa, il Presidente Prof. Pietro Andrea Cappella ha inoltrato richiesta formale al Magistrato Dott. Raffaele Cantone, nella sua qualità di vertice dell’Anac, di sottoscrizione di un protocollo d’intesa contenente un vero e proprio accordo di collaborazione tra la massima autorità in tema di legalità operante sul territorio nazionale ed il Consorzio di Bonifica, quale ente di diritto pubblico economico che esercita per lo più un potere qualificato di tipo pubblicistico, perché inerente l’erogazione di un servizio pubblico essenziale o, comunque, finalizzato al perseguimento di interessi pubblici laddove contribuisce alla realizzazione e gestione di opere ed impianti nell’interesse della collettività di riferimento. Alla luce di tali ragioni, l’Ente consortile, in continuità con l’azione fino ad oggi esercitata dall’attuale Amministrazione Cappella insediatasi nel 2011, al fine di operare nella massima trasparenza possibile, ha manifestato l’esigenza di poter usufruire della continua guida ed assistenza dell’autorità nazionale anticorruzione, attraverso una regolazione duratura dei reciproci rapporti che consenta un supporto costante nel corso dell’ordinaria conduzione dello stesso, in primis lavori, servizio irriguo e gestione amministrativa e finanziaria. “La Deputazione Amministrativa che ho l’onore di presiedere – dichiara Cappella – ha avvertito l’esigenza di incentivare ogni iniziativa tesa ad una sempre maggiore attenzione sui principi richiamati dalle norme sulla trasparenza ed anticorruzione, in relazione alle attività istituzionali e gestionali poste in essere dal Consorzio ed in continuità con l’azione esercitata fino ad oggi dall’attuale Amministrazione nell’ottica di operare nella massima trasparenza possibile e, nel contempo, di rafforzare il rapporto di interazione tra l’Ente Consortile e l’Autorità Nazionale Anticorruzione, di recente istituzione. Intendiamo avvalerci in maniera continuativa e costante della guida e dell’assistenza dell’Anac, quale valido supporto nell’espletamento delle diverse attività di gestione del Consorzio di Bonifica che già rispetta in pieno i parametri in termini di trasparenza e pubblicità degli atti amministrativi”. L’Ente consortile di viale della Libertà, difatti, è tra i pochissimi in Italia e l’unico in Campania ad aver adottato da tempo sia il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI) che il Piano Triennale di Prevenzione per la Corruzione (PTPC), nonché il Codice di comportamento dell’amministrazione, visionabili nell’apposita sezione “Amministrazione Trasparente” presente sul sito istituzionale dello stesso Ente, nonostante l’applicazione delle disposizioni relative agli obblighi di pubblicità e trasparenza di cui al d.lgs. 33/2013 sia stata estesa solo di recente ai Consorzi di Bonifica che hanno tempo fino al 31 dicembre 2016 per adempiere e rispettare il disposto normativo.

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