CAPODRISE. «Un passo indietro per ripartire». Il segretario dell’Udc, Grazia Giaquinto e i massimi dirigenti del partito si sono dimessi. La decisione, anticipata al segretario provinciale Gabriella D’Ambrosio, è stata assunta in perfetta armonia e all’unanimità nel corso del direttivo che si è svolto mercoledì sera, nella sede di via Francesco Rao. Le dimissioni collettive rappresentano l’atto conclusivo di una riflessione sul futuro dell’Udc a Capodrise iniziata all’indomani delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.
Giaquinto, che nel frattempo ha ricevuto un importante incarico provinciale, e gli organi direttivi dimissionari rimarranno al timone del partito fino all’assemblea degli iscritti, che sarà convocata entro le prossime due settimane, occupandosi solo dell’ordinaria amministrazione. «Della necessità di imprimere “cambiamenti profondi” – rivela Giaquinto – avevamo già parlato, a metà marzo, in una nota che analizzava il poco lusinghiero risultato elettorale delle Politiche. Da allora, l’attività al nostro interno è stata incessante. Del resto – argomenta il segretario dimissionario -, l’Udc non è un partito qualsiasi a Capodrise. Siamo un partito vero, corale, dialettico, punto di riferimento, ideale e politico, degli elettori moderati. Siamo poi il partito di maggioranza nella maggioranza, con ruoli di responsabilità nel consiglio comunale, nell’esecutivo e con un sindaco, Angelo Crescente, interprete dei nostri valori. Era giusto che questa riflessione fosse promossa e avvenisse, prima di tutto, all’interno dell’Udc. A noi spetta il dovere di indicare la strada, l’obbligo di perseguirla e lo scotto di sottoporci al giudizio degli elettori. Ebbene – prosegue -, prima che fosse troppo tardi, abbiamo preso atto delle criticità esistenti e stiamo invertendo la rotta, ribadendo la centralità della politica. E poiché non potremmo prendere nulla da nessuno, men che meno un cambio di passo, se non fossimo i primi ad assumerci l’onere del buon esempio, a breve convocheremo un’assemblea, cui spetterà il compito di rieleggere il nuovo segretario e i nuovi organi direttivi. Sono certa che sarà un grande momento di democrazia, dal quale emergerà un partito rinnovato, in cui convivranno l’esperienza e il rinnovamento, con più giovani e più donne a determinare la linea da seguire. Sarà una squadra forte, numerosa e aperta al confronto, sia interno che esterno. Una squadra – conclude Giaquinto – che avrà il coraggio e la determinazione di agire per il bene comune».