Sono già tre i consigli comunali che discuteranno a breve la proposta del Pd provinciale sull’istituzione di un Albo dei disabili con difficoltà motorie al fine di attivare le procedure di soccorso in caso di necessità. Si tratta di Aversa (depositario della mozione, Marco Villano), Cesa (Enzo Guida) e Caserta (con i consiglieri Enrico Tresca, Franco De Michele, Carlo Marino e Giovanni Comunale).
A spiegare l’iniziativa, Liliana Di Giorgio, membro della segreteria provinciale e responsabile del Dipartimento Politiche Sociali del Pd casertano: “Si tratta di una proposta che intende tutelare e garantire una corretta qualità della vita dei diversamente abili e che parte dalla premessa che, soprattutto in caso di calamità naturali o situazioni di emergenza, vi è per i portatori di handicap il rischio di essere più esposti alle conseguenze”.
Il documento oggi al vaglio delle amministrazioni comunali, prevede l’istituzione di un elenco ufficiale dei soggetti portatori di handicap residenti sul territorio e la possibilità per le forze di pronto intervento di consultarlo al fine di garantire un tempestivo soccorso con l’ausilio delle risorse umane e strumentali chiamate alla risoluzione della crisi.
“La proposta aggiunge Raffaele Vitale, segretario del Pd provinciale si inserisce in un percorso più ampio, già avviato dal Dipartimento, che va dall’abbattimento delle barriere architettoniche in tutti i luoghi pubblici e privati fino al confronto costante con le realtà associative che si occupano delle questioni legate al mondo delle disabilità. Riteniamo che soltanto aprendo il partito alle istanze della società, la politica potrà tornare a svolgere quel ruolo centrale che aveva un tempo nella diffusione dei valori civili”.
“I recenti avvenimenti sismici verificatisi in tutta la penisola conferma Franco de Michele, consigliere comunale di Caserta rendono tangibile e serio il rischio per l’intera popolazione. Diversi comuni italiani hanno già sperimentato meccanismi di tutela dei soggetti più esposti in caso di calamità naturali e, in particolare di coloro che a causa delle loro limitate possibilità motorie, non dispongono della piena autosufficienza. Per questo motivo abbiamo inteso recepire e fare nostra la proposta del Dipartimento provinciale e di chiedere anche al sindaco della città capoluogo, di promuovere un dibattito politicoamministrativo che abbia come finalità quella di individuare le modalità ritenute opportune a dotarsi dell’Elenco Ufficiale dei soggetti con possibilità motorie ridotte, individuando i criteri e le modalità per rendere operative il piano”.