Giovedì sera calerà definitivamente il sipario sull’Unione dei Comuni Atellani. Dopo la fuoriuscita delle settimane scorse di Cesa e Gricignano, sabato pomeriggio nel corso del primo consiglio comunale dell’era Dell’Aversana anche di Sant’Arpino, uno dei centri fondatori, ha deciso di scrivere la parola fine su questa esperienza partita nel 2003. Giovedì pomeriggio nel corso di un consiglio comunale ad hoc sarà ratificata anche la decisione dell’assise consiliare di Succivo, ultimo centro che nei fatti fa ancora parte dell’organismo sovracomunale. Partita sull’onda lunga dell’arrivo del finanziamento del parco archeologico dell’Antica Atella, a seguito della storica visita del Premio Nobel Dario Fo a Sant’Arpino, e nata proprio per coordinare le politiche in tema di accesso ai finanziamenti degli enti sovraordinati. E all’inizio le cose sembrarono mettersi per il verso giusto con l’avvio dei lavori nella zona archeologica e la ristrutturazione dell’ex Municipio di Atella di Napoli portato a termine in pochi anni, ma che non ha mai avuto una destinazione d’uso, tanto che non è mai stato inaugurato e sta mostrando di nuove crepe lesioni. Unione che nel corso del tempo ha perso sempre di più ragion d’essere tanto che praticamente da oltre un lustro è inoperosa, con Orta di Atella che l’ha lasciata già nel 2011. Vani i tentativi di rianimarla, da ultimi quelli del sindaco Enzo Guida nel 2015 appena insediatosi, e così prima della scadenza del 30 giugno di quest’anno con l’uscita di Succivo, la palla passerà al prefetto di Caserta che ovviamente avvierà e porterà a termine le procedure inerenti l’estinzione dell’Ente. Andranno sviscerati nello specifico soprattutto le eventuali posizioni debitorie presenti che andranno ripartite fra i vari comuni. Sul tappeto resta la gestione dei beni intercomunali come il precitato municipio e l’ex vasca castellone. Va detto che sia Guida che Dell’Aversana hanno annunciato ai loro rispettivi consiglio comunali che porranno in essere azioni che portino alla nascita di nuove unioni sovracomunali in settori ed ambiti specifici.
Francesco Paolo Legnante