PIEDIOMONTE MATESE – Era anni che non si vedevano carrozzelle, e bambini, nella villa comunale , famiglie intere, giovanissimi alle prese con la gioia del gioco come con gli scivoli “gonfiabili”. Tutto questo si è realizzato lo scorso 25 Aprile : la villa comunale si è “liberata” del cupo scetticismo che l’avvolgeva da tanto , troppo tempo e del pessimismo che gravava questo spazio dopo anni di incuria e di mancata fruizione .

Merito dei militanti di “Sinistra Matesina” e di giovani volontari che hanno avuto l’intuizione di rimettere al centro dell’attenzione la problematica della villa comunale ma anche di dimostrare che il varco, per una rinascita di questo spazio, era possibile aprirlo. E si è aperto. Un bel segnale lanciato alla città per quando la strada per un rilancio e recupero definitivo ed ottimale è ancora lunga da percorrere . Con tempi, più lunghi ed incerti, l’amministrazione comunale ha rimesso in campo un progetto di esternalizzazione del rifacimento-gestione della villa puntando su capitali privati: è stato dato l’atto di indirizzo all’ufficio tecnico per rifare il bando che non è stato ancora pubblicato. Nel frattempo è sopraggiunta”libera villa” . E’ stato questo il pregio, anche psicologico, di una giornata organizzata dopo che in precedenza era stata ripulita . Un appuntamento, non solo di civismo virtuoso, che si è chiuso, sotto la maestà del “big tree”, dell’imponente platano al centro della villa, con i ritmi popolari della tradizione musicale campana con l’Epoca di Piedigrotta e l’energia percussionistica dei Bottari . Nel pomeriggio anche musica live e dJset. La giornata era iniziata con l’allestimento dei vari espositivi con belle e pregevoli mostre fotografiche, artistiche tra il verde della villa, giochi popolari che hanno incuriosito i bambini come la caccia al tesoro. C’è stata l’occasione anche per il ritorno del calcio balilla tra la frescura ricreativa di questo polmone un po’ spompato a causa delle tante cicatrici che si vedono nel corpo arboreo per la mancata manutenzione o le intemperie che hanno e mettono a dura prova il patrimonio botanico della villa comunale che fu dono degli Egg. Una volta recintato, con un nastro, il manufatto già preda di vandalismi ed elemento portante del progetto predisposto dal comune le vari attività si sono svolte con la significativa presenza della cittadinanza alla quale non pareva vero che la villa era ritornata.. abitata di vitalità. Un bel segnale davvero. E senza grandi risorse finanziarie.

Michele Martuscelli

 

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