“L’impegno contro la violenza sulle donne e contro ogni forma di discriminazione va declinato ogni giorno, abbassare l’attenzione o limitarsi all’indignazione ad ogni fatto di cronaca non può più bastare. Bisogna passare dalle parole ai fatti ed è necessario che questo passi anche attraverso una chiara missione istituzionale”. Lo ha detto Camilla Sgambato che oggi, con altre deputate, ha incontrato la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini in vista della conferenza che si terrà giovedì a Roma, presso l’Aula dei gruppi consiliari della Camera, dal titolo “L’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul, al sicuro dalla paura, al sicuro dalla violenza”.
In vista dell’iniziativa promossa congiuntamente dal Consiglio d’Europa, dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Camera dei deputati della Repubblica Italiana, infatti, la presidente Laura Boldrini ha organizzato con le deputate un incontro finalizzato ad un confronto e ad uno scambio di idee sui temi della prevenzione e della lotta alla violenza di genere.
“La Convenzione di Istanbul è stato un passo fondamentale nella affermazione della battaglia in difesa dei diritti delle donne e contro ogni tipo di violenza e discriminazione di genere, così come fondamentale è stata anche la sua ratifica da parte del nostro Paese. Ciò nonostante siamo tutte consapevoli del fatto che ancora molto c’è da fare, a sostegno dei centri di accoglienza ma anche per una maggiore cultura di genere. Per questo abbiamo convenuto – ha sottolineato la parlamentare casertana a margine dell’incontro con la presidente Boldrini – sulla necessità che sia compiuto un ulteriore sforzo in termini di impiego di risorse ma anche che il Governo, il primo con una compagine paritaria, dia un ulteriore contributo alla battaglia per le pari opportunità anche con l’istituzione di un apposito ministero. Sarebbe certamente la conferma di una attenzione concreta e quotidiana ad una questione serissima su cui – ha concluso Camilla Sgambato – non si può tergiversare e su cui le parole e le dichiarazioni di intento non bastano più”.