AVERSA – Un manifesto del Comune di Aversa annuncia della possibilità di poter usufruire di visite specialistiche gratuite all’apparato digerente ma l’assessore competente, l’esponente dell’Udc Romilda Balivo, non ne sa nulla. Miete un’altra vittima, quindi, il metodo Sagliocco che, di fatto, ha esautorato gli assessori da qualsiasi libertà decisionale o d’azione.

 

Le visite sono state organizzate dall’Osservatorio Politico Libero di Paolo Santulli presso il centro di riabilitazione “Cinzia Santulli” che, per l’iniziativa, si avvale della collaborazione del dottor Mario Paternuosto. Non criticheremo l’iniziativa nel merito perché in tempi di crisi visite specialistiche gratuite rappresentano una manna dal cielo per quanti pur di far quadrare i conti familiari sono costretti a trascurare la propria salute.

 

Cercando nell’albo pretorio, però, non siamo riusciti a trovare nessun atto (sarà sicuramente colpa nostra ndr) circa la concessione del patrocinio da parte del comune a questa, ripetiamo meritoria, iniziativa organizzata dall’onorevole Santulli che, in questo periodo, ha ritrovato il feeling con il primo cittadino Sagliocco.

Quisquiglie burocratiche potrebbe rinfacciarci qualcuno ma la questione va affrontata sul piano prettamente politico.

Aversa al momento è governata da un sindaco che ha accentrato sulla sua persona tutte le decisioni. Un podestà, come lo hanno definito i Giovani Democratici, che ha trasformato gli assessori (non ce ne vogliano) in dei ratificatori delle sue decisioni. Oltre al caso in questione si pensi alle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Barbato e Migliaccio sul campo di calcetto realizzato in via Bachelet.  Per i due assessori il campetto, realizzato con soldi del comune, non era un’opera pubblica. Inoltre sembra che gli assessori non fossero a conoscenza delle ultime delibere approvate in materia di cultura.

Uno stillicidio continuo, reso più facile dall’insussistenza dei partiti che, nella città normanna, sono soltanto delle macchine di voti che si concretizzano in prossimità delle competizioni elettorali per poi sparire e lasciare campo libero al potente di turno.

Angelo Golia

 

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