
Tappa importante per i conti pubblici. In assise sbarcano l’assestamento e gli equilibri di bilancio. La seduta consiliare, convocata dal presidente del civico consesso Mimmo Mangiacapra, è in programma il prossimo 30 luglio alle ore 10. Ancora una volta di mattina, ancora una volta i cittadini non potranno partecipare per ovvi motivi di lavoro. Ma così funziona a Cesa, a differenza di altri comuni dove anche le maggioranze più antidemocratiche tendono a svolgere i consigli nel tardo pomeriggio per favorire la partecipazione popolare. È questo uno dei motivi che ha determinato la scellerata cacciata dall’assise di Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Amelia Bortone e Paola Verde. I quattro esponenti della vera opposizione condussero una lunga battaglia affinché le sedute consiliari si tenessero fuori orario di lavoro per consentire alla collettività di partecipare alla vita pubblica. La risposta del sindaco Enzo Guida è nota a tutti: il quartetto di Uniti per Cesa è stato fatto fuori, caso unico in Italia, probabilmente al mondo. Chi è subentrato a Ferrante, Alma, Bortone e Verde non ha detto una parola in merito allo svolgimento mattutino del civico consesso. In realtà non ha proferito mai una parola contro la fascia tricolore e la maggioranza. È noto a tutti gli abitanti del globo terracqueo che a Cesa la squadra di governo e la minoranza vanno a braccetto, anche in questo caso unico caso in Italia.

Torniamo agli argomenti in discussione nel prossimo consiglio comunale. Si tratterà di una rivisitazione dei conti pubblici, tenuti in regola grazie all’ottimo lavoro svolto dall’assessore al Bilancio Gina Migliaccio. L’esponente del Pd, in carica da poco più di due anni, si è distinta per competenza e sobrietà. Sempre sul pezzo a livello amministrativo, mai scomposta sui social e nella vita privata. Non si capisce cosa ci faccia assieme a Guida e agli altri membri della giunta. Sicuramente Migliaccio ha ricoperto con impegno il ruolo di assessore, a differenza di altri, in primis il vicesindaco Giusy Guarino, tanto fumo e pochissimo arrosto, escluso il posto di lavoro incassato dal marito Carlo Perfetto, da quel di Sant’Antimo, in virtù allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi comunali. L’assestamento e gli equilibri di bilancio prevederanno lo stanziamento di fondi per avviare l’iter per la variante al Puc e per l’Asprinium Festival, un’iniziativa inutile quanto dispendiosa voluta da Guida per far parlare di sé, ma che non ha portato alcun beneficio all’economia locale. Basta chiedere ai viticoltori. L’asprinio di Cesa è di fatto una trovata propagandistica. L’ennesima di un sindaco che è soltanto chiacchiere e distintivo.
Mario De Michele












